Visto che l’articolo sulle navi spaziali del cinema pare aver riscosso un discreto successo, era naturale che prima o poi affrontassi anche l’altro lato della medaglia.
E che lato!
Se il cinema è prolifico, la televisione è in grado di sfornare serial su serial, con situazioni spesso simili fra loro e, alle volte, genialità più uniche che rare. La scelta è stata difficile, sia per via del numero esorbitante di serie televisive a sfondo spaziale, sia perché, per quanto sembri strano, anche in serial poco riusciti è possibile trovare astronavi degne di nota.
Ogni volta che ne scartavo uno ecco che ne apparivano altre due, e lasciare fuori qualcosa mi sembrava sempre poco carino. Ma visto che bisogna tirare fuori una top 5, andiamo di scalpello e via così!
Insomma, pronti a una bella overdose di navi spaziali?
I piloti sono pronti, i motori caldi e le rotte calcolate.
Basta solo dare l’ordine di avvio…
Ok, ok, vi sento. Sarete tutti lì a dire che nelle varie serie di Star Trek esistono decine, se non centinaia, di navi e che la Voyager, sotto certi punti di vista, non è certo la migliore.
Quello che però mi ha convinto a inserire questa piuttosto che una qualsiasi delle altre è stato in primis il suo aspetto, una silouette affusolata indimenticabile e fascinosa.
Senza contare che, durante le sette stagioni, subisce talmente tante mutazioni al punto da implementare al suo interno anche tecnologia Borg.
Moderna, più piccola di una nave da esplorazione e armata di tutto punto, è la scelta migliore se voleste perdervi in una galassia sconosciuta.
Le “Aquile” sono, di fatto, le astronavi che più si avvicinano alla realtà della nostra cultura.
La loro linea è essenziale, realistica, con tubi, strutture di metallo, serbatoi e tutto il resto del pacchetto. Più simili, come aspetto, agli odierni satelliti, sono una delle caratteristiche che hanno fatto grande Spazio 1999.
E ricordate, all’epoca non esisteva la computer grafica. Tutto era costruito prima, modellini perfetti che venivano ripresi e montati per dare vita ad una delle serie migliori che siano mai state create sul genere.
E non provate a dire che non vorreste uno di quei modellini, non vi crederei.
Un’astronave che in realtà è un essere vivente, pilotata da una creatura enorme che fin dalla nascita viene collegata ad essa e messa in simbiosi costante.
Se a questo aggiungiamo che anche in grado di procreare, be’, diciamo che poche altre potrebbero eguagliarla.
Farscape è una serie molto interessante sotto diversi punti di vista e Moya è uno dei motivi principali. L’interno si comporta esattamente come un vero organismo, con vene, organi vitali e parassiti che si occupano di ripulire i condotti e gestire tutto quanto.
Se gli fate una carezza, potrebbe anche iniziare a fare le fusa…
Cosa dire della Serenity, senza risultare smieloso, assolutamente di parte e, magari, anche un po’ irrazionale?
Be’, la nave del sergente Raynolds è qualcosa che trascende il concetto stesso. È la sua nave, che ogni tanto perde un pezzo ma sempre in grado di volare.
Di Firefly è stato detto di tutto e di più, non credo che aggiungendo altro si potrebbe contribuire. l’unica cosa che mi sento di dire è: se non lo avete visto, correte a rimediare.
Sarà amore a prima vista.
Poteva forse mancare il Dottore e la sua nave “più grande all’interno”?
No, ovviamente.
In grado di muoversi non solo nello spazio, ma anche lungo il tempo, non si può non ricordare che è anche in grado di modificare il suo aspetto interno. Teoricamente potrebbe mutare anche quello esterno ma, come ci viene detto nella serie, per colpa di un guasto è rimasta con le fattezze di una cabina blu della polizia.
Comandi decisamente sopra le righe, manopole, leve, sbuffi di vapore e schermi che ricordano un vecchio commodore, rimane una delle caratteristiche che più fanno amare la serie e che contribuisce a dare una marcia in più al Dottore.
E poi, non bisogna dimenticare che possiede una sua personalità. Attenzione a non farla arrabbiare, non si sa mai come potrebbe reagire…
Pacman
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Snake