Mi è stato fatto notare che fra le muse che ho selezionato fino ad oggi, erano presenti solo bellezza decisamente sopra la media. Nulla di male in questo, ma visto che, per come considero io il concetto di musa, la bellezza è un dato relativo, ho deciso di segnalare anche quelle persone, ovviamente femminili ma non per discriminazione ma solo perché la rubrica è nata così, che hanno avuto un'influenza particolare sulla mia crescita passata e futura.
Ecco perché oggi mi va di parlarvi di lei, forse la più grande scienziata contemporanea che il nostro paese ha avuto l'onore di avere. Perché Margherita Hack è unica. Il suo curriculum farebbe impallidire anche il più scafato fra i novizi, con le sue numerose cattedre, le pubblicazioni, gli incarichi dirigenziali e qualche altra decina di ruoli e qualifiche. Di lei quasi tutti sanno del suo indefesso interesse verso il cosmo, verso lo spazio che ci circonda e sembra tanto misterioso da risultare quasi intoccabile. E già solo questo le basterebbe per finire sul podio delle ispirazioni viventi.
Ma lei non è interessata solo alle stelle, per quanto negli anni le abbiano dato tanto. Pur essendosi proclamata contraria alla costruzione delle centrali nucleari sul nostro suolo, definendo l'Italia "un paese che non ha ne i mezzi ne la consapevolezza per gestire tali strutture", ha dichiarato che però, partendo da presupposti differenti, il nucleare potrebbe essere una via, senza però disdegnare il proliferare di energie rinnovabili e ecocompatibili, una necessità da cui non possiamo esimerci e che non deve essere trascurata. Vi basta? No? Be', allora sappiate anche che, per quanto sia nata ormai nel lontano 1922, si batte ancora oggi per i diritti delle coppie omosessuali e per la parità delle scelte sessuali. Caratteristica, questa, che conferma la tesi che non è il luogo o l'anno di nascita che crea i pregiudizi nell'uomo ma solo l'uomo stesso che si costruisce paure insensate e illogiche.
Insomma, una persona che rispetto, che ammiro, per la sua forza, per la tenacia e l'intelligenza che ha dimostrato finora. Averne un decimo sarebbe per me un grande onore… Una fonte di ispirazione continua, una Musa da cui attingere forza e carisma ogni qualvolta si presenta una difficoltà. Perché come lei ha dimostrato, "le stelle possono sembrare lontane, ma non quanto crediamo lo siano davvero".
Ce la vedrei bene, magari come tecnico scientifico...
In fondo, credo che sia una persona anche molto simpatica. Non credete?