Alcuni ritmi vengono dal profondo della terra.
E sono ritmi potenti, sono ritmi che fanno partire le mani e le gambe bypassando la corteccia e i lobi frontali e vanno direttamente nei più profondi meandri ipotalamici e amigdaloidei: istinti e automatismi rettiliani.
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Quello che non si può trovare, naturalmente, è il senso di libertà che il ritmo della terra, semplice eppure scatenato, tribale. Un ritmo estremamente democratico, che faceva scatenare il 35enne che durante tutto l'anno è il nerd dell'ufficio, ma all'improvviso apre intorno a sè un buco nella folla, ipnotizzata dai suoi passi rapidissimi, che sembrava ridare vita alle 60enni appesantite da una vita casalinga, coi mal di schiena tutto l'inverno, che all'improvviso si animavano dalla punta dei piedi alla punta delle mani. Era naturalmente pieno di punkabestia provenienti da tutta italia, sudati e ubriachi, riconoscibilissimi dal loro afrore di formaggio, e si stava tutti pigiati dentro una piazza. Tra noi, prima che la musica iniziasse, si mormorava con un malcelato timore - Duisburg? - e con lo sguardo cercavamo le vie di fuga e rabbrividevamo di fronte a quegli incoscienti che trascinavano in questo marasma bambini nei carrozzini...
Ma poi la musica iniziava.
Io sono notoriamente un legno, odio il casino, odio il sudore, odio il tunz tunz, odio tutte queste cose, avessi sufficiente benzina, credo darei fuoco a ogni discoteca.
Ma ci sono musiche, così naturali, che sembrano semplicemente intercettare il ritmo della vita, e su di me hanno un effetto completamente disinibente. Perdo ogni contegno, sembro un ultrà da stadio, che coinvolge tutti, che non si preoccupa di niente per quel paio di ore, che non sente la mancanza di nulla se non, forse, di chi vorrebbe lì con sè. E va oltre tutto, anche oltre i muscoli troppo tesi o contro la stanchezza cronica che mi affligge per il troppo caldo e per la degenerazione costante cui si spera di sopperire quanto prima (
) .E' un peccato aver dovuto lasciare il salento proprio due giorni prima della serata finale, dove la direzione artistica sarà addirittura di Ludovico Einaudi...