Numerose le novità per i settori edilizia e infrastrutture contenute nel testo della Legge di Stabilità, il cui ddl è stato approvato nella serata di martedì 9 ottobre 2012 dal Consiglio dei Ministri (leggi il testo del ddl della Legge di Stabilità). Ecco i punti di principale interesse:
Proseguono gli investimenti per Mo.S.E. e TAV
Per la prosecuzione della realizzazione del sistema Mo.S.E. è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2013 e di 400 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016.
Per il finanziamento di studi, progetti, attività e lavori preliminari, lavori definitivi della nuova linea ferroviaria Torino‐Lione (TAV) è invece autorizzata la spesa di 160 milioni di euro per l’anno 2013, di 100 milioni di euro per l’anno 2014 e Nuova linea ferroviaria Torino ‐ Lione di 530 milioni di euro per l’anno 2015.
Ponte sullo Stretto di Messina: arriva lo stop definitivo
Tramonta definitivamente l’ipotesi della costruzione del Ponte sullo Stretto. Il Governo, infatti, ha previsto nella Legge di Stabilità, di dotare il Fondo per lo sviluppo e la coesione di una cifra aggiuntiva di 300 milioni di euro per l’anno 2013.
Tale cifra sarà necessaria per far fronte agli oneri derivanti dalla mancata realizzazione di interventi per i quali era già stato firmato a suo tempo il contratto con Impregilo, il general contractor dell’opera.
Restauro beni culturali
Vengono sospesi i contributi sugli interventi per il restauro e altri interventi conservativi su beni culturali ad iniziativa dei proprietari.
Gestione della Banca dati nazionale dei contratti pubblici
Il ddl sulla Legge di Stabilità 2013 impone all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di stipulare “apposita convenzione con il apposita convenzione con il Ministero dell’Economia e delle finanze per la gestione, anche per il tramite di propria società in house, della Banca dati nazionale dei contratti pubblici.
Manutenzione strade e ferrovie
Sono stati autorizzate risorse per mezzo miliardo di euro al fine di proseguire i cantieri e le opere già in corso nel settore delle infrastrutture viarie. Il ddl della Legge di Stabilità, inoltre, ha approvato lo stanziamento di 600 milioni di euro a Rfi e Anas (300 milioni a testa) per le opere di manutenzione straordinaria delle reti viarie.
Stop ai cantieri della amministrazioni “in rosso”
Le amministrazioni pubbliche possono avviare le procedure per l’esecuzione di lavori pubblici solo in presenza delle risorse finanziarie, anche in termini di cassa, necessarie al fine di rispettare i termini di pagamento previsti dalla vigente normativa, anche attuativa delle direttive dell’Unione europea.
Gli enti territoriali, inoltre, devono verificare la compatibilità dei pagamenti con il rispetto dei vincoli derivanti dal patto di stabilità interno.
Per le amministrazioni prive di risorse finanziarie, l’efficacia dei contratti per l’affidamento di lavori sottoscritti è sospesa, senza che le parti del contratto abbiano diritto ad alcun indennizzo.