Terza intervista nell’ambito della mia rubrica dedicata alla muse di questo blog.
Dopo Valeria Bilello e Giorgia Wurth, tocca oggi a una ragazza di cui avete spesso sentito parlare, da queste parti, e che è senz’altro una webcelebrity italiana.
Si tratta di Cristina Riminucci, alias Gufina, su cui a suo tempo ho ritagliato una delle eroine del Survival Blog, col nome d’arte di Cristina Riccione.
Cristina è una delle persone più eclettiche che conosco: modella, Suicide Girl, traduttrice, editor di manga, stilista, appassionata di fumetti, amante del latex (ebbene sì), fotografa e… molte altre cose ancora.
Leggendo la sua intervista non potrete fare a meno di rimanere incuriositi, e probabilmente anche ammirati. Anche perché la mia ospite di oggi è soprattutto una freelance realizzata e di successo. Alla faccia di quelli che “no, in Italia non si può”.
Buona lettura!
Quattro chiacchiere con Cristina Riminucci
A.: Ciao Cristina! Ben arrivata sul mio blog. Dunque, io ti conosco come modella, traduttrice di fumetti, stilista di completi in latex, Suicide Girl, fotografa, proofreader… Manca qualcosa in questo ricco curriculum?
Cristina: Be’, attualmente sono Editor di Manga… chi più ne ha più ne metta! Sono felicissima, e chi non lo sarebbe? Fare il lavoro che hai sempre desiderato è una rarità, soprattutto in Italia.
A.: Di tutte queste attività quali sono state quali che ti hanno regalato maggiori soddisfazioni, e perché?
Cristina: Devo dire che fare i vestitini in latex regala grandi soddisfazioni… soprattutto vedere bellissime ragazze indossarli e fare foto! È un sogno che si avvera. Sembrano quasi delle supereroine!
A.: Sei sempre stata una freelance? È una scelta coraggiosa per un paese come l’Italia, dove a volte anche farsi pagare è un’avventura degna di Indiana Jones. Come te la sei cavata?
Cristina: Fortunatamente non ho mai avuto problemi con i pagamenti. Certo, la vita da stipendiati con tredicesima e quattordicesima e vari altri benefici (maternità, etc…) dev’essere un sogno, ma… con questi chiari di luna, fare ciò che hai sempre desiderato ed essere pagata regolarmente ogni mese è più di quanto si possa desiderare.
A.: Una curiosità che ho da sempre: cosa ti ha spinto a diventare una Suicide Girl? Com’è stata finora la tua esperienza in quest’ambito?
Cristina: Uh, ho sempre avuto un’autentica adorazione per le Suicide Girls, e una grande invidia (invidia positiva!) per le meravigliose ragazze pubblicate sul loro sito. Con un po’ di impegno, sono riuscita quindi a diventarlo anch’io. Devo dire che da allora mi sono rilassata e mi sono concentrata più sul mio lavoro “normale”, ma negli ultimi tempi mi è tornata la voglia di fare altri set per loro. Mi sento un po’ vecchiotta, ma in fondo potrei ancora piacere, ah ah ah
A.: Il mio blog è un covo di appassionati del fantastico, in tutte le possibili declinazioni. Visto che sei un’esperta di fumetti approfitto della tua presenza per chiederti quali sono le tue testate e le tue saghe preferite.
Cristina: Ho una – malcelata – passione per Iron Man, che in realtà è più un amore incondizionato per Tony Stark. Non so perché, ma i miliardari affascinanti e stilosi dalla doppia identità mi fanno sempre capitolare. Fosse vero lo sposerei (mi accontenterei anche del suo alter ego “terrestre”, Robert Downey Jr.). E adoro letteralmente i primi volumi dei Fantastici Quattro, soprattutto i vari episodi in cui la Torcia aveva questo rapporto di amore-odio con l’Uomo Ragno, che amava stuzzicare in tutti i modi. Il mio personaggio Marvel preferito, però, è Doop… una specie di fagiolo gigante ultra-potente che parla una lingua tutta sua. Passando ai Manga, ti faccio i nomi di tre autori su tutti gli altri: Akira Toriyama, Rumiko Takahashi e Masakazu Katsura. Ma ti stupirò, il mio fumetto giapponese preferito in assoluto è il poco conosciuto Gourmet, di Jiro Taniguchi. Se non l’hai mai letto, facci un pensierino. Se però poi ti verrà voglia di correre a mangiare al ristorante giapponese non dare la colpa a me!
A.: Sei molto presente sui social network, Facebook in primis. Sicuramente un vantaggio per chi fa dei lavori come i tuoi. Eppure i social sono anche le Terre di Nessuno popolate dai peggiori imbecilli. Qual è la tua esperienza in qualità di “ragazza iperconnessa“?
Cristina: Facendo una somma complessiva di tutte le mie esperienze su internet devo dire che posso dare un voto molto positivo. Ho conosciuto persone splendide, e il computer mi ha permesso di rimanere in contatto con cari amici che altrimenti difficilmente sentirei. Gli aspetti negativi sono sempre dietro l’angolo, ma… come tu ben sai so tenere bene a bada i “molestatori”, ridendone abbondantemente.
A.: Il latex è una tua passione. Lo confesso: piace molto anche a me. Da quando hai deciso di diventare una “stilista del latex“ e come te ne occupi a livello professionale?
Cristina: Il latex era da sempre una costosissima passione. È arrivato il momento in cui mi sono detta, “ok, smettiamo di spendere miliardi in completini e cominciamo a farli”. Detto, fatto… ho comprato il latex, mi sono rimboccata le maniche e ogni due settimane sfoggiavo un abitino diverso nel locale dove lavoravo, il Decadence. Inutile dire che è passato poco tempo prima che amiche e non cominciassero a darmi le prime commissioni. Da allora non ho mai smesso anche se, ahimè, spesso il tempo è tiranno e faccio fatica a stare dietro alle reali richieste. Bisognerebbe avere giornate da 36 ore!
A.: Da questi parti sei anche famosa per aver interpretato, almeno a livello estetico, una delle eroine del progetto di scrittura collettiva Survival Blog. Perfino il suo nome, Cristina Riccione, era un chiaro omaggio a te. Cosa ne pensi di questa curiosità? Come l’hai presa?
Cristina: Quando me l’hai proposto mi sono sentita sinceramente lusingata! È stato bello leggere le “sue” avventure… è incredibile per me, che in fondo ero la bruttina della classe, diventare la protagonista di qualcosa di tanto carino… che si parli di foto, disegni che mi hanno dedicato o addirittura il tuo blog.
A.: Ultima domanda, che è in verità una richiesta: ci regaleresti la tua foto in cui ti piaci di più, tra le tante per cui hai posato?
Cristina: Ti confesserò una cosa, a settembre dell’anno scorso mi si è resettato il computer (non ho mai capito perché!) e ho perso tutte le mie foto. L’ho presa con filosofia, e ho pensato fosse giusto così. Magari era giunto il momento di cancellare tutti i ricordi e crearne di nuovi. Farò del mio meglio e troverò una bella foto per te!
Dove potete trovare Cristina:
- Facebook: http://www.facebook.com/gufina
- Suicide Girls: http://www.suicidegirls.com/girls/gufina
- Instagram: http://www.instagram.com/venomgufina
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