Shanghai, 15 aprile 2013 – Gara molto movimentata sul circuito cinese, in occasione della decima edizione del Gran Premio della Cina. Impressionante corsa di Fernando Alonso che ha riportato la Ferrari alla vittoria, precedendo Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton, entrambi partiti dalla prima fila. Buonissima gara per Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg, male Gutierrez. Webber e Rosberg campioni di sfortuna.
Analizziamo brevemente il week-end di:
Fernando Alonso: 9,5 – Il fuoriclasse della Ferrari scatta (bene) dalla terza posizione, complice anche una cattiva partenza di Kimi Raikkonen e conduce una gara tutta all’attacco e priva di sbavature, sfruttando al meglio le gomme Pirelli. Una vittoria sudata per lo spagnolo, l’ennesima in tuta Ferrari, ancora una volta ‘Nando, gentilmente accompagnato dalla rispettiva signorina a Shanghai, ha datto prova di tutto il suo grande valore e della sua notevola forza.
Kimi Raikkonen: 9 – “Ice Man” disputa una buona sessione di qualifica portando la sua Lotus E21 in prima fila a fianco del Poleman Lewis Hamilton, ma poi scatta malissimo al via facendo pattinare le ruote , trovandosi così dietro alle due Ferrari. Il Campione del Mondo 2007 rimedia al brutto start disputando una gara combattiva nella quale rischia anche l’incidente, colpendo un Perez non proprio brillante in fase difensiva. Il danno non è grave e il finlandese chiuderà secondo davanti ad Hamilton, dimostrando ancora una volta di saper gestire bene gli pneumatici quando conta.
Lewis Hamilton: 9- L’anglocaraibico della Mercedes centra una Pole strepitosa riportando la scuderia tedesca in prima fila esattamente come accaduto nel 2012 (anche se fu Rosberg lo scorso anno a partire dalla prima posizione). In gara parte bene, ma deve cedere quasi subito il passo alle Ferrari, decisamente più performanti della W04 in quella fase di gara. Hamilton compie sorpassi molto belli come ha sempre fatto a Shanghai e chiude sul gradino più basso del podio. Per l’ennesima volta Lewis ha dimostrato di poter portare oltre al limite la vettura che guida, ma purtroppo i limiti della Mercedes si sono palesati ancora una volta nel passo gara.
Sebastian Vettel: 7/8 – Il Campione del Mondo in carica disputa una sessione di qualifica anomala, montando in Q3 le Medium e non facendo registrare il tempo. Partito dalla nona posizione, “Seb” attacca per tutta la gara, tentando nel finale un disperato assalto ad Hamilton, sfruttando il pit-stop fatto a pochi giri dalla fine. Vettel su Soft ha letteralmente divorato il distacco che aveva nei confronti di Lewis (su Medium), ma una manovra forse troppo avventata sulla Caterham (doppiata), fa finire leggermente lungo Sebastian che perde la chance di sopravanzare Lewis nell’ultimo giro. Difficile affibiare un voto al week-end del tedesco, perchè da un lato il fenomeno di Heppenheim è stato autore di una buona prestazione in gara chiudendo al quarto posto, ma le qualifiche sono praticamente ingiudicabili.
Jenson Button: 8 – Sir Button ha ricordato ancora una volta a tutti di che pasta è fatto. Scattato dall’ottava posizione in griglia, Jenson non ha mai commesso errori ritrovandosi anche in testa per brevi lassi di tempo, accumulando un buon vantaggio che poi ha amministrato nella corsa, dovendo subire anche più di un sorpasso, ma il quinto posto finale non glielo leva nessuno. Buona gara strategica come spesso accade per Button, non dimentichiamoci che il britannico è alla guida di una McLaren difficile da guidare e molto rigida. Il compagno Perez sta soffrendo molto di più l’MP4-28.
Felipe Massa: 7 – Il brasiliano della Ferrari, partito dalla quinta piazza, non ha impressionato più di tanto. Il paulista, andato molto bene nelle prove libere, ha poi faticato un po’ in gara, lontano dal compagno di squadra. Il Cavallino Rampante ha ritrovato la seconda guida, al momento è già un buon punto a favore per la Rossa.
Daniel Ricciardo: 8,5 – Strepitoso week-end per l’australiano della Toro Rosso, settimo in qualifica ed autore di una gara solida, nella quale il giovane pilota ha realizzato bei sorpassi e portato la sua vettura oltre al limite. Un passo in avanti notevole per l’ex collaudatore Red Bull, un segnale importante nei confronti di Jean-Eric Vergne.
Paul di Resta: 7,5 – Il pilota britannico della Force India ha dimostrato ancora una volta la sua maturità nel gestire un week-end di gara, rischiando anche qualocsa, come nell’iniziale contatto con il compagno Sutil, ma tutto sommato di Resta è da promuovere. La Force India può contare su una coppia di driver ben assortita e talentuosa, di Resta oggi ha impressionato per il suo ritmo.
Romain Grosjean: 6 – Anonimo. Se questo è il nuovo Romain Grosjean, allora la Lotus ha perso un talento che aveva in casa. La cura per il franco-svizzero non è il valium.
Nico Hulkenberg: 8 – DATEGLI UN SEDILE!!! “Hulk” di soprannome e di fatto. Il tedesco ex Force India lotta ed è veloce. Un talento che ha avuto in parte la sfortuna di appartenere alla generazione di un certo Sebastian Vettel, altrimenti in Germania sarebbero stati molto probabilmente tutti per lui.
Esteban Gutierrez: 4 – Non ci siamo. El Nino della Sauber è stato regolarmente ridimensionato (per essere gentili) dal compagno Hulkenberg nei primi tre appuntamenti della stagione, ieri ha terminato la sua corsa tamponando violentemente una Force India e rimediato una penalità che sconterà sulla griglia di partenza in Bahrain.
Mark Webber: SV – Come si fa a dare un voto al week-end del povero Mark Webber? Reduce dai fatti di Sepang, sbarca in Cina e deve parcheggiare la sua Red Bull in Q2 a causa di un guasto idraulico. Parte dalla pit-lane e mentre è in rimonta, tenta un’elefantiaca manovra di sorpasso su Vergne con il risultato di rimediare una penalità after the race. Esce dai box dopo il cambio gomme e perde una posteriore che lo costringe al ritiro. Maledettamente sfortunato il veterano della Red Bull, l’incidente con Vergne (e relativa penalità che Mark sconterà in Cina) passa abbastanza in secondo piano tutto sommato.
Nico Rosberg: 7 – Il buon Nico piazza la sua W04 (funestata da problemucci vari) al quarto posto nelle qualifiche e la partenza non è delle migliori. Problemi di sottosterzo tormentano la corsa del figli di Keke, sino al ritiro a causa di problemi all’anteriore destra. Sfortunato.
Sergio Perez: 6- – Mi aspettavo qualcosa in più da “Checo” in queste prime tre gare della stagione. Male durante le giornate di prove libere, con anche un insabbiamento nella corsia box che ha tristemente ricordato la canocchia di Lewis Hamilton nel 2007, rimedia una deludente dodicesima posizione in qualifica, ma disputa una gara combattiva, finendo però anche con il farsi tamponare da Raikkonen. “What the hell he’s doing?” Esclama Kimi, mentre Sergio si difende con le unghie e con i denti. Al momento le difficoltà sulla MP4-28 sembrano un problema per il messicano.