Magazine Media e Comunicazione

Le primarie della cultura

Creato il 08 gennaio 2013 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

sky tg 24 pomeriggioIl ritorno alla televisione dopo il “digiuno” dovuto alle feste natalizie non poteva essere più appagante. Sky Tg 24 pomeriggio,  condotto da Paola Saluzzi dal lunedì al venerdì, dedica uno spazio divulgativo alla nuova iniziativa del Fai ( Fondo per l’ambiente italiano) che  vuole ridare voce agli elettori offrendo la possibilità di individuare idee e proposte concrete che i candidati delle prossime elezioni politiche possano fare proprie. Un confronto simile alle tradizionali primarie politiche tra Giotto, Leonardo da Vinci, Dante Alighieri, Giuseppe Verdi e Federico Fellini, tutti candidati  a favore della cultura italiana. Lo slogan: “Se non puoi scegliere il candidato, scegli le sue idee”. Una provocazione che il presidente del Fai, Ilaria Borletti Buitoni prova a spiegare: ” Con questa orrenda legge elettorale non possiamo scegliere  i parlamentari. Pensiamo che sia importante che i cittadini esprimano le loro idee su quelle che sono priorità. Perciò abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa che prova a ridare voce agli elettori, mettendo a disposizione la possibilità di individuare idee e proposte concrete che i candidati possano fare proprie. Le “Primarie della cultura” vogliono dare risposte ad una domanda trascurata e fondamentale per il Paese: come salvare la cultura italiana boccheggiante dopo decenni di indifferenza, come  rendere lo straordinario patrimonio storico artistico a paesaggistico una ricchezza che può generare anche sviluppo, come ritrovare l’identità di un Paese la cui bellezza e arte tutto il mondo conosce”.image_gallery

Dal 7 al 28 gennaio 2013 sul sito  http://www.primariedellacultura.it sarà possibile esprimere con il voto la propria preferenza fino a tre fra i quindici temi proposti che da sempre contraddistinguono l’attività della Fondazione: cultura, paesaggio, ambiente. Al termine della consultazione i cinque temi più votati saranno annunciati ufficialmente in conferenza stampa e presentati ai partiti e candidati delle prossime elezioni politiche così che possano far proprie le idee e dar loro concretezza.

Giotto, Dante, Leonardo, Verdi e Fellini in campagna elettorale: ventuno giorni per votare online le priorità nell’ambito della cultura, del paesaggio, dell’ambiente da indicare a chi si candida a guidare il prossimo governo. Quindici temi per invertire la rotta per quanto riguarda i beni e le attività  culturali italiane.

Per quanti considerano la cultura una risorsa fondamentale per il nostro Paese e vorrebbero avesse il posto che merita non dovranno far altro che espremere la loro opinione.  Le proposte votate, diventeranno la piattaforma per i candidati ma anche l’agenda di lavoro per il prossimo governo. La società civile deve fare anche questo, per non divenire solo una vuota parola citata in certe campagne elettorali. Temi concreti scelti liberamente dai cittadinia cui sta a cuore il bene comune che sarano un banco di prova per il nuovo insediamento politico. Tra le tante proposte si evidenzia anche quelli di aumentare le ore di studio a scuola della storia dell’arte, nei programmi scolastici. Certo che se ad insegnarla ci fossero professori come Caroli o Daverio che divulgano il loro sapere artistico, attraverso la televisione,  con passione e semplicità, il compito sarebbe senza ombra di dubbio più agevole, e forse, il viaggio attraverso la nostra storia artistica incentiverebbe il senso della tutela e ci renderebbe più amanti dell’arte. A questo proposito proprio  Philippe Daverio, intervistato afferma:” Perchè non stimolare un grande macro progetto di salvataggio dei beni culturali del meridione, che tra l’altro è l’unico settore dove le mafie e l’ndrangheta fanno fatica ad entrare perché per quanto siano aggressive sono sostanzialmente ignoranti e rozzi”.

Restaurare interi centri storici potrebbe essere lo strumento per dare uno sviluppo reale al paese, non solo dal punto di vista turistico ma anche di identità nazionale, che dovremmo essere in grado di reinventare lancian

fai_primarie_cultura
do, finalmente, il messaggio che esiste una nuova sensibilità per la cultura che è il sedimento di un popolo civile.

Clara Bartocci per i giovani del Fai di Roma :” Il Fai per me significa tutelare, affidare alle generazioni future, lasciare un’eredità che sia in buono stato. Rivitalizzare per fare rivivere, perché un bene culturale che non è visibile, non è vivo”.

Riccardo Fogaroli del Fai di Bergamo :” Il Fai grazie alle proprie attività di conservazione riesce a riportare anche l’attenzione sociale su aree dimenticate per farle rivivere”.

Per quanta disattenzione identitaria sia stata immessa nel nostro quotidiano da una politica arida e insensibile ci sono ancora realtà che riescono a riunire “tifosi” per la salvaguardia del nostro ambiente e fino a che non verranno soffocate, la speranza di riportare a galla un’attenzione diversa nei confronti del nostro patrimonio culturale, non andrà perduta. Dopo le immagini di Pompei che hanno ferito l’animo di molti, dobbiamo avere il coraggio di fare autocritica. Non siamo più il paese più bello del mondo, perchè abbiamo avuto la più alta capacità distruttiva del ventesimo secolo.  Abbiamo costruito cementificando il cementificabile, inglobato chiese e aree naturali

13940-Primarie_della_Cultura
e storiche, dimenticato il nostro passato e il nostro senso estetico. Maltrattato le nostre tradizioni, distrutto le opere che ci hanno resi unici. Dobbiamo avere il coraggio di riguadagnare quella sensibilità. Iniziative come quella del Fai vanno appoggiata perchè aiutano a convertire al gusto e alla conservazione. Dobbiamo smettere di distruggere il nostro paese. Il nostro obiettivo deve essere recuperare il passato per ridisegnare il futuro del gusto e dell’estetica per riannusare la qualità della bellezza che ci sta attorno.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :