- Allora, mamma, sei andata alle Primarie?
- Sì. Una fila che non ti dico!
- A che ora?
- Alle dieci del mattino.
- Eh vabbé, ma allora...! Io ci sono andata alle sei e ho fatto cinque minuti di fila.
- A me, invece, continuavano a mandarmi da una fila all’altra.
- Ma non gli hai detto che eri preregistrata su internet?
- Sì, ma mi hanno mandata lo stesso nella fila delle registrazioni, e lì ovviamente mi hanno detto che ero già registrata e dovevo andare direttamente nell’altra fila.
- Ah. Vabbé, dai, alla fine l’importante è che ce l’abbiamo fatta.
- Poi c’è un’altra cosa, ma non so se dirtela.
- ...
- Te la dico?
- Dimmela.
- Quando sono arrivata a casa, ero così sicura che Bersani avrebbe vinto al primo turno, che ho stracciato tutto.
(un minuto di silenzio)
- Pronto...?
- Eh.
- E adesso?
- E adesso vai a farti rifare il certificato per il secondo turno.
- Non puoi andarci tu?
- NO.
- Ma quando ho telefonato al Pd, l’altra volta, ti ricordi che c’era quella al telefono che non capiva niente e...
- No, stavolta alzi il culetto e ci vai di persona. Non al Pd, al comitato in via Pescheria.
- Ma è aperto sempre, là? C’è una bandiera, un cartello fuori?
- Boh. Adesso ho internet fuori uso, ma quando si sblocca ti faccio sapere.
- Comunque ho pensato che quasi quasi sto a casa e non ci vado. Tu che dici?
- Fai quello che vuoi.
- Eh, però mi spiacerebbe non andarci.
- Ma è tutta colpa tua!
- Tu li hai tenuti i documenti per il secondo turno?
- Io sì. Come tutte le persone normali.
- Ma comunque io credo che i miei dati ce li abbiano, no?
(continua)