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Le proteste della marineria marsalese. Sturiano: "Fiducia nelle istituzioni"

Creato il 16 marzo 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

“Sono solidale e vicino alla marineria marsalese che sta vivendo un periodo davvero travagliato. 

Un momento estremamente delicato in cui viene messo a serio rischio la sopravvivenza di un settore che garantisce l’approvvigionamento socio-economico di oltre 3000 persone. Malgrado ciò, e questo gli fa grande onore, riescono a tenere un comportamento esemplare fiduciosi che la loro delicata vicenda possa risolversi con gli interventi e nelle sedi istituzionali. Essi stessi, con grande senso civico ed amore per la loro città, hanno deciso di appoggiare pienamente la manifestazione di inaugurazione di “Marsala Città Europea del vino”, convinti come sono che la stessa potrà avere benefici sul territorio considerato che sul vino e sul turismo e sulla pesca è basata gran parte dell’economia locale”. Ieri intanto abbiamo incontrato sua eccellenza il Prefetto Marilisa Magno che ci ha assicurato il suo intervento a sostegno della categoria”.
Questo il commento del Presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano che fin dall’inizio della protesta è al fianco della marineria marsalese che attua la pesca del tonno con il sistema del palangaro. I nostri laboriosi pescatori sono in sciopero e stanno attuando una occupazione assolutamente pacifica di Palazzo VII Aprile per protestare contro l’assurda decisione del Ministro della Pesca Mario Catania di ridurre di ben 35 tonnellate la cifra preventivata di 300 tonnellate dedicata a questa tipologia di pesca. Un fatto assolutamente assurdo se si pensa che di per se già le stesse 300 tonnellate sono assolutamente insufficienti a garantire una decente quota pesca a tutto l’indotto della marineria lilybetana. Ma la cosa ancora più assurda è che parte delle 35 tonnellate tolte alla marineria marsalese sono state assegnate a quella che attua la pesca del tonno con la circuizione, sistema peraltro altamente distruttivo. Per questi pescatori, quasi tutti di Salerno, la quota consistente di 1430 tonnellate è stata elevata a 1450. Sara un caso ma proprio lo stesso Ministro Catania che entrato nel governo Monti come tecnico è stato candidato alle scorse elezioni politiche ed eletto nella circoscrizione campana.
Questo stato di cose non va giustamente a genio alla marineria marsalese che oltre al danno rischia anche la beffa. Da qui la loro azione educatissima di protesta.
Nei giorni scorsi il Sindaco, dopo avere contattato l’Assessore alla pesca della regione Siciliana Dario Cartabellotta, ha proposto di ricorre all’azione legale nei confronti del Ministro Catania non appena verrà pubblicato il decreto sulla Gazzetta ufficiale.
 


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