Tra il gennaio del 2010 ed il settembre del 2010 Gianluigi Buffon, portiere della Juventus e della nazionale Italiana, avrebbe staccato ben 14 assegni bancari di importi compresi tra i 50 mila ed i 200 mila euro, per un totale di 1.585.000 euro, ad unico destinatario, Massimo Alfieri, titolare di una avviata tabacchiere di Parma, abilitata anche alle scommesse calcistiche di Lottomatica.
E’ quanto sembrerebbe emergere da una informativa della procura di Torino a quella di Cremona, che potrebbe aprire un nuovo fronte nell’inchieste sul calcio scommesse. Nell’informativa inoltre si precisa che l’avvocato Marco Valerio Corini, legale del portiere della Nazionale e della Juventus, non ha voluto dettagliare la ragione della segnalazione.
L’avvocato, nel corso dell’informativa, si è limitato a descrivere Massimo Alfieri, il beneficiario degli assegni come una persona di assoluta fiducia, spiegando che i trasferimenti di liquidità sono volti a tutelare parte del patrimonio personale di Buffon. L’avvocato ha inoltre accennato all’esistenza di una società fiduciaria ed all’acquisto di beni immobili siti nel comune di Parma, senza però specificare l’esistenza o meno di scritture private o atti di compravendita donazione.
L’istituto di credito segnalante ipotizza che le liquidità possano verosimilmente essere oggetto di scommesse vietate. Non poteva mancare la reazione del portiere della Nazionale che è avvenuta attraverso l’avvocato Marco Valerio Corini, che afferma : l’ipotesi avanzata da una banca in merito ad una anomala movimentazione di denaro ed a scommesse è priva di rilevanza penale, in quanto non è stata raccolta da nessun accertamento della Guardia di Finanza nel 2012.
Sono strane le tempistiche - sostiene il legale di Buffon - e per questo motivo il numero uno della nazionale si sente amareggiato per l’imboscata ricevuta dopo la conferenza stampa di Coverciano. L’avvocato evidenzia come non sia l’informativa della Guardia di Finanza a sottolineare e come in-vece sia un istituto di credito ad ipotizzare che alcune liquidità possano essere oggetto di scommesse vietate. Il sostenere che, un calciatore ed un titolare della ricevitoria, devono aver operato tra loro e la cau-sale debba essere proprio la scommessa, secondo l’avvocato Corini è un argomento molto povero.
Buffon ed Alfieri si conoscono da quando Gianluigi era esordiente al Parma, ed il rapporto di ami-cizia che li lega può essere legato da operazioni commerciali più che lecite come per esempio la compravendita di un immobile a Parma. Secondo l’avvocato Corini, il suo assistito è molto amareggiato perché si è sentito cadere in una specie di imboscata dettata dal fatto che probabilmente abbia detto con chiarezza il suo pensiero nel corso di una conferenza stampa tenuta a Coverciano. Naturalmente il portiere della nazionale non cova risentimenti particolari ma è deluso per il fatto che oggi legge su tutti i giornali notizie che non hanno alcun fondamento e che lo vedono accostato all’inchieste sul calcio scommesse.
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