E' un pò complesso approcciarsi a questa storia e tirarne fuori un racconto o qualcosa di comprensibile.
Questo libro racconta una storia, ma a me non l'ha raccontata, cosa voglio dire con questo, tutti gli accadimenti e le vicende del libro sono puramente sentimentali, ogni atto suscita un sentimento, ogni descrizione suscita un sentimento e mette da parte la storia, il racconto di per se.
Siamo in un Afghanistan in cui la minaccia del terrorismo è stata messa a tacere per un pò, Elsa è un infermiera appena ventenne, che dopo la caduta delle torri gemelle e inseguendo un sogno che ha fin da bambina, decide di girare per il mondo per aiutare le persone più bisognose, i paesi mangiati dalla guerra e sconquassati da ogni crudeltà possibile ed immaginabile, con questo proposito si ritrova a Bamiyan, cittadina dell' Afghanistan dove i talebani hanno creato molti problemi e giustiziato tante persone per poi spostarsi in altri lidi, nascondendosi all'arrivo degli americani.
L'altra protagonista è Parween una giovane Afghana a cui i talebani hanno portato via tutto, l'immenso amore per il marito e la libertà della sua città, Parween è una donna bella e forte, la sua famiglia è la cosa più importante ed è disposta a tutto pur di proteggerla.
Attorno all'amicizia che piano piano si crea tra le due ci sono tanti personaggi, tutti diversi e particolari nel loro piccolo, Hamid, l'aiutante amico di Elsa, Mike e David, due soldati americani che la faranno sentire un po' più a casa, Rahina la mamma di Parween, altra donna con gli attributi, paesani di ogni età e genere che portano il lettore un pò dentro a mentalità così diverse dalla nostra.
Della storia non vi racconto altro, Elsa imparerà poco alla volta le regole e la vita in una comunità così distante da quella americana, imparerà a gestire la paura e ad avere a che fare con disastri come mine antiuomo e guerra.
Il tema è molto forte, alcune immagini sono molto forti, l'autrice è bravissima a descrivere e a raccontare quello che succede...ma questo bel libro ha un unica grande pecca, per quanto mi riguarda.
I dialoghi tra Elsa e Mike, che si innamoraranno a prima vista, lei degli occhi azzurri di lui che riesce ad individuare da sopra un tetto a 30000km di distanza e lui che la vede correre non ho capito dove con il rossetto e gli occhiali da sole...forse alcuni si ricorderanno del mio commento sui dialoghi del libro di Lucy Dillon, ecco questi sono quasi peggio, quel dramma troppo calcato alla Beautiful e il rimarcare continuo che lui è un soldato...non sto seriamente neanche a farvi degli esempi perchè il latte vi andrebbe alle ginocchia, scenderebbe nei piedi, per poi risalire sino ai capelli rendendovi gelatinosi e mollicci.
Essendo una sensazione sicuramente legata a questo mio rifiuto ai romanzi d'amore, o comunque alle frasi di una banalità disarmante, non mi sento di sconsigliarvelo in toto, perchè la storia è veramente fatta bene ed entrare nella mentalità di un paese ancora oggi per noi sconosciuto è sempre una bella esperienza.
Leggerlo o non leggerlo? A voi l'ardua sentenza!
Stay Tuned!!!
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Titolo: Le ragazze di Kabul
Autore: Roberta Gately
Casa Editrice: Newton Compton
Formato: Tascabile
Pagine: 331
Prezzo di copertina: 4,90€
ISBN-13 9788854161283