Nel lontano 1998 Rai2 trasmise la miniserie “Le ragazze di Piazza di Spagna”, fantasioso remake dell’omonimo film di tipo 50 anni prima. Era con Romina Mondello e Vittoria Belvedere (la terza ragazza non so chi fosse). Comunque, all’epoca mi piacque tantissimo, tanto che spesso e volentieri mi ritornava in mente. L’avevo anche cercato per vie traverse, invano.
Stamattina per puro caso ho visto l’ultima puntata, su un canale Rai del Digitale Terrestre. L’ho rivista con Anacleto mentre gli preparavo il pranzo (tanto per cambiare).
Intanto mi ha fatto schifo. Cioè mi sono sentita proprio tanto stupida ad aver amato una miniserie del genere.
Anacleto ovviamente non ha potuto esimersi dall’intervenire:
Ma davvero ti facevamo vedere delle cose del genere?!
Sì davvero. Ma lo stupore è legittimo. In un’ora abbiamo assistito alla fine di tutte le vicende, comprendenti un aborto mancato, l’innamoramento verso un gay, un tentato suicidio e scene di pugnalate quotidiane tra modelle rivali.
Meno male che Anacleto non ha mai scoperto che in terza media ho acquistato aumma aumma la vhs di “Crash” di Cronenberg dal mio ex compagno di classe delle medie, Oscar. Considerando che il film parla di malati di mente (per me lo sono) che si eccitano facendo o guardando incidenti stradali, se dovesse scoprirlo avrebbe il secondo sciopone della sua vita.