Bolognese - Foto: Allevamento del Leone Fiammingo

Altro piccolo cane diffuso presso le corti prima italiane e poi d’Europa è il nostro BOLOGNESE, graziosa creatura bianco latte, dal pelo increspato a ricci ondulati. Parlano di lui già Aristotele, Strabone e Teofrasto nel 350 a. C. e poi Plinio il Vecchio. Un cane di pregio rappresentava in quei tempi, anche un modo singolare per rendere omaggio a illustri politici, sovrani o dignitari di Corte. Perciò questi graziosi cani furono spesso dono di scambio, in segno di rispetto o amore.
Ne è la prova per esempio la coppia di Bolognesi regalati dal Duca d’Este a Filippo II° di Spagna o alcuni di questi cani regalati da Luigi XV° di Francia alla sua amata Marchesa, Madame de Pompadour. Cosimo de Medici, da parte sua ne mandò in dono ben otto ai nobili del Belgio e proprio una simpatica coppia di Bolognesi fu il dono d’amore di Umberto di Savoia alla futura sposa Maria Josè del Belgio.


Lorenzo Lotto- Ritratto di coniugi - Ermitage, S.Pietroburgo

Goya - Duchessa de Alba - Madrid, Collezione de Alba
Questi scambi fra celebrità accrebbero la fama e l’apprezzamento per i vispi, intelligentissimi cagnolini, diffondendoli in tutte le corti europee, anche le più lontane geograficamente, basti pensare che perfino Caterina la grande di Russia amò averli al suo fianco. E chi conosce questa razza può capire il perché.Nota al post: Come sempre, ho cercato di citare le fonti da cui attingo le immagini, collegandole ai rispettivi siti con link. Se del tutto involontariamente avessi infranto dei diritti, prego i proprietari di darmene comunicazione così che possa provvedere a sostituire le foto. Se invece volete mandarmene altre da inserire nei post, sarò felicissima di aggiungerle.(LdL)info@L'Italiano da Lontano
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