Le redazioni maschili di “Repubblica” e de “Il Fatto”

Creato il 18 marzo 2014 da Uccronline

La grande ipocrisia dei grandi quotidiani emerge anche sul tema delle donne e della parità di condizioni nei confronti degli uomini.

Furio Colombo negli anni ’50 diffondeva la parola del Vangelo con i responsabili dell’Azione Cattolica, oggi diffonde l’odio verso i cattolici con i responsabili de “Il Fatto Quotidiano”, e lo ha fatto proprio recentemente prendendo per vero il racconto della donna che quattro anni fa avrebbe abortito da sola nel bagno dell’ospedale perché non c’erano medici non obiettori, anche se l’ASL di Roma e l’ospedale stesso hanno smentito le affermazioni, assicurando che la donna era seguita da ben due medici abortisti. Lo stesso ha fatto il suo amico Corrado Augias dalle colonne di “Repubblica”, anche lui ignorando volontariamente le precisazioni di coloro che hanno fatto le verifiche sul caso.

Troviamo sempre “Il Fatto” e “Repubblica” a parlare di parità di genere (genere de che??) in prima pagina, rispetto per le donne e tutte queste belle cose. Poi però, se si va vedere la composizione della loro redazione si scopre la grande ipocrisia: la grande maggioranza dei ruoli di comando dei due quotidiani è formata da uomini, mentre alle poche donne assunte toccano ruoli di secondo piano.

“Il Fatto Quotidiano”, di cui Furio Colombo è l’intellettuale di punta (e questo dice già tutto) è guidato da tre maschi: Padellaro, Travaglio e Gomez. Ma nemmeno nel Desk Centrale figura una donna: Fabio Amato, Simone Ceriotti, Mario Portanova e Davide Milosa. Solo la redazione centrale ha quattro donne, su otto giornalisti. Concludendo: la direzione de “Il Fatto” è formata da 11 uomini e 4 donne, alla faccia delle loro prediche tardo-femministe.

A “Repubblica” va ancora peggio: Eugenio Scalfari e Ezio Mauro sono i responsabili ultimi. Nei vicedirettori nemmeno una donna: Angelo Aquaro, Gregorio Botta, Dario Cresto-Dina, Massimo Giannini, Angelo Rinaldi. Anche i due caporedattori sono uomini: Fabio Bogo ed Enzo D’Antona (vicario). Nel Consiglio di Amministratore siedono solo tre donne su sedici posti. E nel Desk centrale le figure femminili sono 3 su 9. In totale il quotidiano “Repubblica”, punto di riferimento delle femministe italiane, è diretto da 28 uomini e 6 donne.

La redazione


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