Le regole Red Bull

Melbourne, 14 marzo 2013 – Dei pochi cambiamenti regolamentari che sono stati fatti, ce ne e’ uno che piu’ degli altri potrebbe danneggiare la Red Bull.

Stiamo parlando dei nuovi test introdotti dalla Federazione che hanno come obiettivo la verifica della flessibilita’ delle ali anteriori delle monoposto. In passato abbiamo piu’ volte sollevato il problema della flessibilita’ delle ali della Red Bul, ma questa volta e’ Sebastian Vettel che esce allo scoperto e ammette che i nuovi test hanno come obiettivo quello di ridurre il potenziale della monoposto anglo-austriaca.

“Penso che la maggior parte dei cambiamenti regolamentari che sono stati introdotti sulle ali anteriori delle monoposto avevano come obiettivo quello di fermarci in qualche cosa che facevamo meglio degli altri o che gli altri non sono riusciti a fare. Ma questo e’ solo uno degli aspetti del 2013″, ha dichiarato Vettel.

Piu’ rilassato Webber che accetta l’idea che il regolamento possa cambiare e che tutto sommato ne’ l’inasprimento dei test sulla flessibilita’ delle ali anteriori ne’ il divieto del doppio DRS possano particolarmente danneggiare la Red Bull.

“E’ normale che in F1 dobbiamo adattarci da un punto di vista dello sviluppo della monoposto a quelli che sono i cambiamenti delle regole. Chiaro che abbiamo progettato la RB9 rispettando le regole ma dobbiamo anche verificare come la nuova ala anteriore si adattera’ a questi nuovi regolamenti. Non sono neanche preoccupato per il divieto del doppio DRS. Eravamo piuttosto competitivi in qualifica prima e credo che lo saremo anche adesso. Quindi anche su quel fronte non c’e’ molto da preoccuparsi”, ha dichiarato il pilota australiano.

Intanto anche la Red Bull ha confermato che non prenderanno rischi ed almeno per le prime gare della stagione non utilizzera’ il cosiddetto DRS passivo, cosa che non faranno neanche tutti gli altri team che lo stanno sviluppando come in particolare Mercedes, Lotus e Ferrari.