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Le regole sono regole

Creato il 16 febbraio 2013 da Patuasia

Sono solidale con l’assessore Mauro Baccega del Comune di Aosta. Se il reddito di una famiglia sfora la cifra indicata dal regolarmento per il bando delle case popolari anche solo di un centesimo, quella famiglia va esclusa. La regola non transige deroghe e se l’esperienza dice che è mal fatta allora si cambia, ma fino a quando è in atto non si scavalca. Difficile accettare questo per noi italiani che parcheggiamo in doppia fila, ma solo per dieci minuti! Più facile per i tedeschi e infatti loro non vivono i nostri problemi. Do anche ragione all’assessore in merito a quella che è stata definita una frase impropria e per questo strumentalizzata dai media e che, a mio avviso, denota solo buon senso. Non è possibile che in Italia oggi non si possa pianificare il numero dei figli. Ci sono i mezzi, le informazioni e i luoghi per poter regolare le nascite, quindi è giusto che una coppia si senta responsabile del futuro dei propri figli: se uno guadagna 33 mila euro all’anno non può permettersi sei figli così come non può permettersi una Maserati. Però può mantenere bene due figli e una Picasso. Nessuna limitazione di libertà, ma solo saper scegliere con buon senso.


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