Le ricette umorali di Isabella Pedicini

Da Anginapectoris @anginapectoris

Isabella Pedicini, classe 1983 nasce a Benevento,  scrittrice e critica d’arte,  giornalista pubblicista, ha conseguito la  laurea in Storia dell’arte all’università La Sapienza di Roma,  dove attualmente vive, ed è storica dell’arte e giornalista pubblicista. Ha pubblicato anche il saggio dal titolo

Isabella Pedicini

Francesca Woodman. Gli anni romani tra pelle e pellicola“ e ha un suo  blog: isabellaspa.blogspot.com.
La sua deliziosa pubblicazione, unisce il piacere della lettura all’amore del cibo e in cui i pensieri diventato tutt’uno con i piatti da preparare.

Protagonista del suo racconto, una studentessa che, a furia di cucinare per sè e per gli amici, riflettendo su questioni esistenziali mentre affetta le verdure, comincia ad inventarsi simpatici aforismi
Cibo e cuore, è questa la filosofia gastroumoristica della nostra Isabella Pedicini, Le Ricette Umorali  (Fazi Editore), ridisegnano una geografia della cucina attraverso gli stati d’animo con i quali vi facciamo ingresso, e le relative ricette.

Le “Ricette umorali” di Isabella Pedicini

Ad esempio quando si è di umore sanguigno  abbiamo il Tiramisù, per quello aggressivo-vendicativo-ostinato una bella torta di pere e cannella  i rigatoni alla carbonara,  e per l’ umore nero una bella pasta al forno..

Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Cristina: – Tutto. Se mangio male, penso male.

Angie: – Nel lavoro che svolgi ti sei mai ispirata/o a qualcosa di gastronomico?
Cristina: – Ho scritto un libro completamente ispirato al cibo.

Angie: – Cosa significa per te mangiar bene
Cristina: – Mangiare cibi genuini, senza troppo sale e senza persone che ti intossicano la cena.

Angie: –  Le  tue  esperienze artistiche e lavorative?
Cristina: – Data la crisi, ho cambiato un bel po’ di lavori. Attualmente lavoro nel campo dell’editoria.

Angie: – Hai  un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare? Se sì, dove?
Cristina: - Pommidoro, Roma. Piazza dei Sanniti.

Angie: – Sei mai stata/o a dieta?
Cristina: – Certo! Sono del Toro e l’oroscopo ogni settimana mi dice di mettermi a dieta.

Angie: – Meglio carne o pesce?

Impepata di cozze forever

Cristina: – Pesce. Impepata di cozze forever!

Angie: –  Se fossi un dolce, quale saresti? E se fossi un vino?
Cristina: – Il tiramisù. La Falanghina: abbiamo la stessa origine.

Angie: – Vino?
Cristina: – Bianco senza solfiti (causa mal di testa ed età che avanza)

Angie: – Il tuo punto debole
Cristina: – Patate al forno. Ne mangerei a quintali.

Angie: – Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Cristina: – Prosciutto crudo e marmellate.

Angie: – L’aspetto che più ti  attira  del  fare da mangiare e se c’è un piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Cristina: – La chimica degli ingredienti insieme al procedimento artistico delle pietanze. Amo fare la quiche!

Spaghetti alle Vongole

Angie: –  E quello che ti piace mangiare?
Cristina: – Spaghetti alle vongole

Angie: – Come ti definiresti a tavola?
Cristina: – Naturale, senza gas.

Angie: –  La colazione ideale e quella che invece normalmente fai
Cristina: – Litri di caffè, con un tazzone di latte e cereali, sognando le favolose colazioni degli hotel.

Angie: –  Di cosa sei più goloso? e cosa proprio non ti piace?
Cristina: – Amo le torte rustiche ripiene di scarola e olive o di carciofi. Non mi piace il fegato. Ci vuole troppo fegato.

provo a infilare la Menta, ovunque…

Angie: – La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito?
Cristina: – Provo a infilare la menta ovunque

Angie: – Limone o aceto?
Cristina: – Limone

Angie: – Non puoi vivere senza…
Cristina: – Prosciutto crudo. E’ una dipendenza

Angie: –  Esiste un legame tra cucina e sensualità? Che cosa secondo te conta di più nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare
Cristina: – Certo che esiste! Saper cucinare è importante per sedurre il partner. La specialità del mio fidanzato è un sugo piccantissimo, detto “sugo turco”, che trasforma chi lo mangia in un drago sputafiamme. Questa ricetta mi ha ammaliato sul colpo (oltre ad avermi fatto passare il mal di gola)

Angie: – Una tua ricetta per i miei lettori
Cristina: – Pane e pomodoro. Non delude mai. In cucina come nella vita ci vuole semplicità.

Angie: –  L’ultimo libro che hai letto?
Cristina: – Sto leggendo il secondo tomo dei Karamazov.

Angie: – Il pezzo musicale che mette in moto i succhi gastrici…
Cristina: – Paolo Conte in “Genova per noi” mi fa venire fame quando dice: “e i gamberoni rossi sono un sogno/ e il sole è un lampo giallo al parabrise”.

Angie: – Hobby?
Cristina: – Camminare senza meta

Angie: –  Se fossi un personaggi mitologico chi saresti?
Cristina: – Vorrei essere Mercurio con le ali ai piedi

Angie: - Qual è il sogno più  grande?

… avere scarpe con le ali modello Mercurio..

Cristina: – Avere scarpe con le ali modello Mercurio (che vi giuro, esistono, guardate qui

Angie: – Cosa ti dicono più spesso?
Cristina: – “Scusa, hai una sigaretta?”

Angie: – Ti fidanzeresti con una cuoco/a?
Cristina: – No, mi va benissimo il sugo turco.

Angie: – Un piatto della tua infanzia
Cristina: – Il gatò, o meglio, la pizza di patate.

Angie: – C’è un piatto che non hai mai provato e che vorresti assaggiare^
Cristina: – Sono molto curiosa di assaggiare i sapori degli altri paesi.

Angie: –  Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Cristina: – Esistono i piatti della tradizione, ma per fortuna, come gli ingredienti, siamo tutti ormai sufficientemente mescolati gli uni agli altri.

Spaghetti al pomodoro e parmigiano

Angie: – Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Cristina: – Spaghetti, pomodoro, basilico. Con una spruzzata di parmigiano. E’ il piatto del tricolore.

Angie: – Dopo la cucina italiana, c’e’ ne qualcuna internazionale che preferisci? Se si’, quale?
Cristina: – L’italiana è imbattibile. Mi piace molto la cucina indiana.

Angie: – A quali altri progetti ti stai dedicando in questo periodo?
Cristina: – Coltivo il mio blog. Eccolo: isabellaspa.blogspot.com.

Angie: –  Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista prettamente gastronomico?
Cristina: – Mi piacerebbe essere come uno spumante dal perlage fine e persistente.

Angie: –  A che piatto paragoneresti Berlusconi,  Di Pietro,  Mario Monti?
Cristina: – Berlusconi alla Puttanesca. Di Pietro è pane e caciocavallo. Infine, linguine

Berlusconi…una puttanesca…

mare e Monti.

Angie: – La cucina ti ha mai tradito?
Cristina: – Sì. Se ti distrai, ti pianta in asso e non perdona.

Angie: – Se dovessi riassumere la tua filosofia di vita?
Cristina: – Mangiati un’emozione. Purtroppo in italiano si perde la poesia che, invece, conserva il dialetto: “magnatell n’emozion”!

Angie: – classica domanda alla Marzullo: Fatti una domanda e datti una risposta.
Cristina: – Che ore sono? Le 13 e 36.

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