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Le risposte all’Astroquiz

Creato il 07 marzo 2011 da Stukhtra

Un risultato sbalorditivamente eccellente

di Marco Cagnotti

Io gliel’avevo detto. “Mario, stavolta è troppo”. Lui sogghignava. E io: “Mario, le domande son troppo rognose. Non ci arrivano”. Lui continuava a sogghignare. E io: “Mario, che cazzo è la stella di Santa Caterina? Dove la trovi, mannaggia a te?”. Lui sempre lì a sogghignare. E io: “Mario, se vuoi farmi risparmiare i soldi del premio ti ringrazio, ma non è questo lo scopo dell’esercizio”. Niente: lui sogghignava imperterrito. Poi, quando hanno cominciato a fioccare le risposte all’Astroquiz, mi ha detto solo: “Vedrai, i risultati ti stupiranno”. E aveva ragione.

Miii… ragazzi, avete proprio esagerato! 13 partecipanti (il nostro record), molti dei quali con tutte le risposte giuste, quasi tutti con risposte circostanziate ed elaborate, indizio di ricerche accurate e appassionate. Stupefacente. Sicché sono felice di potervi annunciare che un vincitore stavolta c’è e che si beccherà il premio, ma soprattutto che ciascuno di voi merita un encomio.

Adesso però il Gatti s’è tutto ringalluzzito e già mi anticipa che la prossima versione sarà ancora più tosta. Giusto per avvisarvi…

Ma cominciamo con le risposte alle domande proposte dieci giorni fa.

Le risposte

  1. Amaltea, satellite di Giove, presenta un fenomeno di rotazione sincrona, cioè rivolge sempre lo stesso emisfero verso il pianeta. Vero o falso?
    Vero.
  2. Mirach, la stella Beta della costellazione di Andromeda, è una gigante rossa di classe M0. Vero o falso?
    Vero.
  3. Come viene chiamato lo strato più interno della ionosfera terrestre, tra 60 e 90 chilometri di altitudine?
    Strato D.
  4. Qual è il valore medio dell’angolo di inclinazione dell’asse di rotazione di Saturno?
    26,731 gradi.
  5. Con quale telescopio spaziale è stato possibile scoprire, nell’ottobre del 2009, il più grande degli anelli di Saturno, che possiede un’inclinazione di circa 27° rispetto al sistema degli altri anelli?
    Il Telescopio Spaziale Spitzer.
  6. La Teoria dell’Impatto Gigante riconduce la formazione della Luna a una collisione fra la Terra e un oggetto di dimensioni paragonabili a quelle di Marte. Con quale nome proprio è identificato comunemente questo planetoide?
    Theia o Orpheus.
  7. Come viene chiamata la superficie ideale oltre la quale il vento solare non ha più la velocità sufficiente per propagarsi nello spazio e viene arrestato dalla pressione del vento stellare?
    Eliopausa.
  8. Come fu chiamata la prima radiogalassia, scoperta nel 1934 da Baade e Minkowski?
    Cygnus A.
  9. Gy, Mm, AL e Kpc sono simboli di unità di misura, non riconosciute nel Sistema Internazionale ma spesso usate in astronomia e astrofisica. Qual è il loro significato, a quali grandezze convenzionali corrispondono e quali di loro sono unità di tempo? E’ necessaria la risposta completa.
    1 Gy, o Gigaanno, corrisponde a un miliardo di anni. 1 Mm, o Megametro, a un milione di metri, cioè 1.000 chilometri. 1 AL, o anno luce, è la distanza percorsa dalla luce in un anno e corrisponde a 9.461 miliardi di chilometri. 1 Kpc, o Kiloparsec, equivale a 1.000 parsec, ossia a 3.260 anni luce. Solo il Gy è un’unità di tempo.
  10. Le aurore polari sono visibili anche sulla Luna? Rispondere Sì o No e giustificare la risposta.
    No, perché la Luna non possiede un’atmosfera e ha un proprio campo magnetico molto debole. Per la formazione delle aurore polari sono necessarie entrambe le condizioni.
  11. Con quale sigla vennero originariamente identificate le pulsar quando furono scoperte alla fine degli Anni Sessanta del secolo scorso?
    LGM (Little Green Men, cioè piccoli omini verdi in inglese), perché qualcuno scherzò sul fatto che quei segnali così regolari potevano essere trasmessi da qualche civiltà extraterrestre.
  12. Il Satellite Gaia (Global Astrometric Interferometer for Astrophysics), il cui lancio è previsto per il 2012, verrà posizionato in orbita nelle vicinanze di un particolare punto del sistema gravitazionale Terra-Sole. Come si chiama questo punto e come si chiama l’orbita che il satellite occuperà attorno ad esso?
    Secondo punto lagrangiano o L2. Orbita di Lissajous.
  13. Qual è il nome proprio della stella che, a partire dal VI secolo d.C., venne chiamata “stella di Santa Caterina” dai pellegrini greci e russi devoti a Santa Caterina di Alessandria, i quali, percorrendo la strada che veniva da Gaza, dove erano approdati, la vedevano brillare sul santuario del Monte Sinai a lei dedicato?
    Canopo.
  14. Gamma Cassiopeiae, la stella centrale del noto asterismo a W di Cassiopea, non ha un nome proprio nella nostra tradizione. Con quale nome era conosciuta invece presso gli astronomi cinesi?
    Tsih, la Frusta.
  15. Le stelle Epsilon Cygni e Gamma Corvi sono identificate con lo stesso nome proprio. Quale? Nelle Tavole Alfonsine Gamma Corvi veniva indicata con un altro nome, che oggi invece identifica la stella Delta Corvi. Quale?
    Gienah. Algorab.
  16. Come viene chiamata la superficie ideale di separazione tra le due polarità opposte del campo magnetico associato al vento solare, detto Interplanetary Magnetic Field (IMF), sede di deboli correnti indotte dalla presenza del campo stesso? Con quale nome viene identificato il modello tridimensionale che rappresenta la forma che questa superficie assume nell’eliosfera in conseguenza della rotazione differenziale del Sole e della sua inclinazione rispetto al piano equatoriale della stella dovuta alla fase del ciclo solare?
    HCS (Heliospheric Current Sheet). Modello a gonna di ballerina (Ballerina-Skirt Model).

Prima di passare ai risultati, alcune precisazioni sulle risposte.

  • Anzitutto Amaltea. Non facciamo free climbing sui vetri con la storia dell’emisfero che non va bene perché Amaltea non è sferico. E vabbe’, è un po’ una patata. Ma “emisfero” va bene anche per le patate. Perché? Perché sì, che diamine. D’altronde nessuno ha sbagliato questa risposta, sicché di fatto il problema non sussiste.
  • Poi le unità di misura. Siete riusciti a scovare robe assurde, tipo il Gray e il Miriametro. Assurde ma giuste. Nel dubbio, anche queste risposte sono state considerate comunque corrette.
  • Infine le aurore e la Luna: “sulla Luna”, non “dalla Luna”. Ci sembrava ovvio che si trattava delle (eventuali) aurore lunari.

E passiamo ai risultati.

Sul podio mettiamo Michele Diodati, veloce, preciso e circostanziato nelle risposte, che azzecca tutte quante. The Grand Design di Stephen Hawking e Leonard Mlodinow in versione ebook se lo becca lui. Consegna in privato nei prossimi giorni. Bravissimo, Michele. Standig ovation.

Nessun errore commesso anche da Alberto Avanzi, che segnaliamo per la dotta citazione da Guerre Stellari: quell’asino di Han Solo usa il parsec come se fosse un’unità di misura di tempo. Ottimo lavoro, Alberto. Peccato solo per il ritardo nella consegna. Comunque pubblico plauso.

Poi c’è Antonio Moro: risposte perfette, ma appena appena in tempo, a meno di due ore dalla scadenza del termine di consegna. Alberto, lo fai apposta? Avendo già vinto in passato, non vuoi stravincere? Fai come quei ciclisti che arrivavano ultimi apposta per farsi assegnare la maglia nera? Bravo, però.

Roberto Remondini è il primo in assoluto a consegnare ma sbaglia per un soffio la risposta corretta alla domanda 9 pasticciando fra Mm e Mn. Per il resto, perfetto. Grande nota di merito e poderosa pacca sulla spalla.

Anche Enrico Sirico e Stefano Germano hanno solo una sbavatura sulle unità di misura. E del resto arrivano dopo Michele Diodati. Per loro, esposizione al pubblico plauso.

Discorso identico per Alexandre: tutto giusto con un’imperfezione sulle unità di misura. Alexandre merita però un chiarimento. Afferma infatti che Cygnus A sarebbe stata scoperta nel 1939 da Grote Reber e chiede lumi in proposito. Glieli diamo volentieri ma… dai lumi emerge una nostra topica. Non enorme ma reale. Allora… Wikipedia dice che Cygnus A fu scoperta da Grote Reber nel 1939. Però non documenta quest’affermazione. In compenso, un articolo di Burbidge conferma che Cygnus A fu scoperta da Baade e Minkowski, come indicato nella domanda, però… nel 1952, con una pubblicazione nel 1954, non nel 1934 come diciamo noi. Nell’articolo di Burbidge, pubblicato su “The Astrophysical Journal”, c’è tutta la storia della scoperta: interessante e da leggere. Insomma abbiamo torto tutti: Wikipedia, Alexandre e (un po’) pure noi. Onore al merito di Alexandre, che involontariamente ci ha sgamati, e figuraccia per noi. (‘azz! Il diavolo è proprio nei dettagli!)

Un errore per Sergio Nasi, Emiliano Luci e Marco Marcianesi (in ordine cronologico di arrivo). Per la verità Sergio le avrebbe anche azzeccate tutte. Solo che la risposta alla domanda 10 è corretta ma con una motivazione sbagliata.

A chiudere, due risposte sbagliate per Chiara Mancini, tre per Marco Beri e sette per Maurizio Caselli.

Conclusione: un risultato sbalorditivamente eccellente. Avete fatto un ottimo lavoro e (ci sembra) vi siete pure divertiti. Lo dimostrano tutti gli spiegoni che avete inserito nelle risposte. Eeehhh… per noi son soddisfazioni. Adesso però mi toccherà scucire qualche dollaro per il regalo. Ma sapete che c’è? Lo faccio volentieri.

Ci si ribecca fra un paio di mesi. Intanto, se volete mandarmi qualche suggerimento di ebook che vi piacerebbe vedere in palio, lo accoglierò volentieri. Cercate solo di non farmi svenare, d’accordo?


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