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Le risposte all’Astroquiz

Creato il 13 marzo 2012 da Stukhtra

Non vince nessuno. Ma dalla prossima volta si cambia

di Marco Cagnotti (con la collaborazione di Mario Gatti)

Ok, nessuno è infallibile. Stavolta abbiamo toppato noi. Almeno un po’. Tocca ammetterlo, e lo ammettiamo. Non solo: cercheremo anche di porre rimedio al difetto insito nella formula attuale dell’Astroquiz.

Per cominciare, vediamo le risposte.

Le risposte

  1. Quale astronomo dell’Antica Grecia sostenne per primo (senza successo) l’eliocentricità del Sistema Solare?
    Aristarco.
  2. Quante stelle e quante costellazioni erano riportate nell’Almagesto di Claudio Tolomeo?
    1.200 Stelle raggruppate in 48 costellazioni.
  3. Con riferimento alla domanda precedente, qual è il significato del termine Almagesto e da quali parole di quali lingue deriva?
    Significa “Massimo Compendio” e deriva dall’arabo Al-Magisti e dal greco Megiste Syntàxis.
  4. Quale astronomo previde con il calcolo l’esistenza e la posizione di Nettuno? Quando nacque e quando morì quest’astronomo?
    Urbain–Jean-Joseph Le Verrier. Nacque nel 1811 e morì nel 1877.
  5. Chi propose per primo una classificazione spettroscopica delle stelle?
    Padre Angelo Secchi.
  6. Thomas Dick, nella sua opera Celestial Scenery, stimò i possibili abitanti dei pianeti e dei satelliti allora conosciuti. In che anno fu pubblicata quest’opera? Il Sole era compreso tra i mondi abitati? Saturno e i suoi anelli formavano un mondo unico o erano abitati separatamente?
    Nel 1837. Sì, il Sole era compreso. Saturno e gli anelli erano considerati mondi separati.
  7. Con riferimento alla domanda precedente, quanti erano gli abitanti della Luna secondo Dick? Come giustificò Camille Flammarion il fatto che il loro numero era circa 5 volte maggiore della popolazione stimata della Terra a quel tempo?
    4.200.000.000, contro gli 800.000.000 della Terra. Flammarion scrisse testualmente: “…siccome là non ci sono oceani, l’autore non ha voluto che neppure un centimetro andasse perduto”. L’origine degli abitanti della Luna era la trasmigrazione delle anime terrestri.
  8. Nel 1961 Frank Drake propose la sua famosa equazione per stimare il numero delle possibili civiltà tecnologiche avanzate nella nostra Galassia. Quest’equazione fu discussa a lungo durante la conferenza CETI (Communication with Extra-Terrestrial Intelligence). Dove e quando si tenne questa conferenza? Indicare giorno, mese e anno.
    Si svolse presso l’Osservatorio Astronomico di Byurakan a Ereven, in Armenia, dal 5 all’11 settembre del 1971.
  9. Chi e quando ideò l’obiettivo acromatico per i rifrattori? Chi e quando ne costruì il primo esemplare?
    Chester More Hall nel 1733. John Dollond nel 1759.
  10. Dall’Osservatorio di Arecibo è stato inviato un messaggio in codice binario con destinatari eventuali alieni intelligenti. In quale data (indicare giorno, mese e anno)? Verso quale oggetto celeste è stato diretto? Quando potrebbe approssimativamente giungere un’eventuale risposta?
    Il 16 novembre del 1974. Verso l’ammasso globulare M13. Circa nel 50.000 d.C.
  11. Nel 1976, in un numero di una rivista a carattere scientifico, il planetologo Carl Sagan, unitamente a un biologo Premio Nobel, ipotizzò l’esistenza su Marte non solo di microrganismi ma anche di animali di grosse dimensioni capaci di nutrirsi di rocce o di ghiaccio. Come si chiamava la rivista? Chi era il biologo? Come furono definiti gli esseri che si sarebbero nutriti rispettivamente di rocce o di ghiaccio?
    Icarus. Joshua Lederberg. Petrofagi e Cristofagi.
  12. Nel 1898 Annie Maunder eseguì diverse fotografie della corona solare durante un’eclisse totale da un piccolo villaggio dell’India. Come si chiamava questo villaggio?
    Talni.
  13. Dubitando che le correnti elettriche anomale rilevate nelle linee telegrafiche fossero prodotte dalle aurore polari (allora non era ancora noto il legame tra l’attività solare e il geomagnetismo), George Biddell Airy fece costruire due linee telegrafiche sperimentali che partivano da Greenwich verso due località distanti una circa 15 chilometri e l’altra circa 12 chilometri. Quali erano queste località?
    Dartford e Croydon.
  14. Chi fu lo scopritore della precessione degli equinozi?
    Ipparco.
  15. Il primo astronomo che determinò la distanza che ci separa dal centro galattico la sopravvalutò ignorando che lo spazio interstellare non era vuoto come si credeva, ma disseminato di polveri e gas che, assorbendo la luce delle stelle, le facevano sembrare più lontane di quanto fossero. Chi fu quest’astronomo e che valore diede alla distanza da lui calcolata?
    Harlow Shapley. 40-50 mila anni-luce.

 

I partecipanti sono stati quattro. Meno ancora dell’edizione precedente. Sospettiamo sia perché le domande erano piuttosto difficili. Ci sembra verosimile che qualcun altro si sia pure cimentato ma, di fronte a un risultato solo parziale, abbia poi desistito. Peccato.

Comunque hanno partecipato Alexandre, Alberto Avanzi, Marco Beri e Chiara Mancini. Nessuno di loro ha azzeccato tutte le risposte giuste. Nessuno vince ma tutti meritano il nostro elogio.

Davvero nessuno vince? Non potremmo assegnare il premio almeno a chi commesso meno errori? Ce lo siamo chiesto anche noi e poi abbiamo concluso che no, non è il caso. Non si tratta di rispetto letterale del regolamento, ma di una questione di equità. Supponiamo infatti che qualcun altro abbia iniziato a cercare le risposte ma si sia arenato di fronte alle domande più difficili. Scoraggiato, ha rinunciato a partecipare e non ha spedito il proprio risultato parziale. Se ora scoprisse che anche un successo limitato dà diritto al premio, si sentirebbe giustamente preso per il culo. Quindi no, stavolta non vince nessuno. La prossima volta, invece, con il nuovo regolamento…

Già, perché, alla luce delle difficoltà incontrate in quest’edizione dell’Astroquiz, modificheremo il regolamento.

  • Per cominciare, ci impegneremo a proporre quesiti la cui risposta si possa trovare in Internet: non sarà necessario andare in biblioteca o ravanare nei negozi di libri usati.
  • Inoltre chiederemo che nelle risposte venga inserito il link della fonte usata: questo semplificherà la correzione da parte nostra e farà chiarezza in caso di discrepanze e contestazioni.
  • Terzo: meno domande. Solo dieci. Non un di più.
  • Infine… e questa è la novità più importante… si potrà vincere anche senza rispondere per forza a tutte le domande. Insomma, vincerà chi risponderà correttamente al maggior numero di domande prima degli altri, e le risposte corrette avranno la priorità sul momento della consegna (se A invia 8 risposte giuste sabato, B 9 domenica e C 9 lunedì, vince B). In questo modo anche solo con un successo parziale si può nutrire la speranza di vincere comunque. E nessuno dovrebbe sentirsi scoraggiato.

Dunque ci si ritrova qui fra un paio di mesi con un nuovo Astroquiz. Come al solito, con un preavviso di circa una settimana. E con le nuove regole.


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