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Le rodeo (e l’autostrada scivola veloce, ma non troppo)

Da Maric740

Le rodeo (e l’autostrada scivola veloce, ma non troppo)Tutte le mattine guidando verso l’ufficio, percorro la stessa strada, che dopo anni, scandisce i miei pensieri. La prima parte del tragitto, mio malgrado, è ancora dedicata al Vile. Diversamente dai primi tempi, non mi sento triste o sola, mi vengono in mente solo due parole: disadattato coglione (interpretate un po’ voi a piacere, figurando o meno). Non è tutto passato, ma incide diversamente, magari graffia, ma non fa male e comunque stimola l’adrenalina. Per pensare ‘disadattato’ e ‘coglione’ bastano 200 m, gli altri 60 km sono dedicati ad altro. Agrate-Trezzo: devo farmi venire in mente qualcosa per cambiare la mia vita e passarla cucinando, ma senza morire di fame (poi un sacco di pensieri che si mordono la coda, tutti in cerchio attorno a questo chiodo fisso. Per ora ho aperto un blog, questo); Trezzo – Capriate: cosa avrei dovuto fare ieri, che devo fare oggi, ma che assolutamente non mi viene in mente? (e ragazzi, così percorro almeno metà della strada, senza concludere molto se non: ricordati di aprire l’agenda); Capriate – Dalmine: perchè sono di Milano e lavoro qui? (Spesso concludo pensando che lo faccio per amore del mio lavoro e in fondo è vero, ma un giorno vorrei esaudire la parte di tragitto della mia vita che va da Agrate a Trezzo). Dalmine-Ufficio: sono in ritardo, ca…z0!

Le rodeo (e l’autostrada scivola veloce, ma non troppo)
LE RODEO (home made)

avanzi di polenta ben rassodata (oppure 1 confezione di polenta precotta)

olio di semi

sale

paprika

Ho avanzato della polenta e una volta tanto ho cercato di impiegarmi per riutilizzarla. Molte di voi sono attentissime consumatrici, io a volte ho la sensazione buttare, ancor prima di mangiare. Ma mi sto impegnando molto per cambiare le cose (merito di vostri post interessanti e convincenti, vi adoro!) e dall’impegno nascono cose ‘simpatiche’. In ogni caso quello che serve è un bel pezzo di polenta molto soda, se la fate apposta, fatela raffreddare in frigo per 24 h dentro uno o più stampi da plum cake. Ho affetto la polenta con l’affettatrice, molto sottilmente. Con un buon coltello si ottengono comunque ottimi risultati. Una volta ottenute delle sfoglie di polenta, le ho tagliate a triangoli e le ho spennellate d’olio, cosparse di sale e paprika (a piacere) e sbattute in forno a 200°, ben distanziate su una placca rivestita di carta-forno. Iniziano dopo poco a sfrigolare allegramente, poi si formano delle belle bolle alla San Carlo’s e infine cominciano a dorare ai bordi. E’ una bella soddisfazione. Mi sono accorta che doravano, ma non seccavano, quindi ho abbassato la temperatura a 150° e le ho lasciate in forno altri 15 min. Una volta sfornate le ho fatte raffreddare e le ho servite durante la visione de ‘Il giardino delle vergini suicide’. Bellissimo film, ma avevo quasi nostalgia dell’autostrada e dei suoi pensieri :)


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