Le star prima e dopo il chirurgo: Silvio Berlusconi

Questa settimana per la rubrica del "Prima e Dopo" analizziamo un imprenditore nonchè, ahi noi!, politico che volente o nolente ha fatto la storia dell’italia in questi ultimi vent’anni (tanti quanto i suoi processi). Un uomo, un nano malefico che tutto può, tutto ha e soprattutto tutto si prende. Silvio Berlusconi. Il Cavaliere sin da giovane si è subito dato da fare non solo nel campo lavorativo ma anche in quello sentimentale. Alle porte degli ottant’anni ne ha viste di cotte e di crude. Poco dopo la laurea in giurisprudenza si sposa con la prima moglie Carla Dall’Oglio dalla quale ha due figli (Marina e Pier Silvio), dopo dieci anni di corna e relazione extraconiugale divorzia per sposarsi con la sua amante, l’attrice Veronica Lario, dalla quale ha tre figli (Barbara, Eleonora e Luigi) fino a divorziare nel 2012, dopo quattro anni di processo e tre milioni di euro al mese d’assegno di mantenimento, per poter coronare il suo amore con Francesca Pascale, una delle sue tante ospiti alle cene galanti che teneva nella sua umile dimora di Arcore. Dopo esser stato cantante sulle navi da crociera e venditore porta a porta di scope elettriche, il Berlusca comincia la sua attività imprenditoriale come agente immobiliare e grazie proprio a questo lavoro viene nominato nel ’77 "Cavaliere del Lavoro" da Leone. Un uomo che si è creato dal nulla grazie ad una fideiussione ricevuta da una Banca nota per essere usata dalla mafia per riciclare denaro sporco. Naturalmente voci ed ipotesi mai confermate visto che l’imprenditore afferma d’aver cominciato con i soldi della borsetta di papà e la liquidazione della sua azienda. Insomma, come ama definirsi lui, un uomo che si è fatto da solo e se n’è fatte tante! Una volta conquistata l’edilizia, il Cavaliere decide di allargare i suoi orizzonti sull’editoria fondando la Fininvest e dando il via all’era del biscione televisivo contro mamma Rai, grazie anche a leggi ad personam (per non parlare del conflitto d’interessi). Finiti gli acquisti in televisione si getta nella carta stampata rilevando la Mondadori, nel cinema prendendo la Medusa Film, nella grande distribuzione con la Standa, e nelle assicurazione partecipando a Mediolanum, passando per lo sport accaparrandosi il Milan. Insomma, dove ti giri ti giri c’è di mezzo lui, proprietario praticamente della qualunque tanto da essere il settimo uomo più ricco d’Italia. Il passaggio ufficiale dall’imprenditoria alla politica lo si deve grazie a Tangentopoli che lo convince a scendere in campo in prima persona per il bene del Paese, creando Forza Italia (dall’inno inascoltabile), riuscendo sempre a far respingere i ricorsi contro la sua eleggibilità per manifesta infondatezza. D’altra parte uno che è proprietario di mezza Italia perchè dovrebbe avere degli interessi politici. Da qui nascono vent’anni di Berlusconismo che hanno portato l’Italia allo sfacelo tra promesse non mantenute e interessi personali anteposti a quelli collettivi, tanto dal farci arrivare al limite del baratro greco. Tra una Noemi, una D’addario ed una Ruby, l’Italia diventa sempre più il giullare di corte europeo perdendo di credibilità agli occhi di tutti, puffi compresi. I suoi procedimenti giudiziari a carico sono innumerevoli tanto quanto i suoi interventi chirurgici. Talmente tanti che se ne è perso il conto. In tutto tra reati caduti in prescrizione, estinti per amnistia, passati in giudicato, assolti, archiviati e in corso dovrebbero essere più di venti. Naturalmente tutti esclusivamente a scopo persecutorio nei suoi confronti da parte della magistratura mangia bambini. L’ex premier sul versante interventini e chirurgia non ha nulla da invidiare alle sue starlette che imperversano nei suoi canali televisivi. Per lui vari trapianti di capelli, ricostruzione del mento e del setto nasale (a causa della statuetta tiratagli in faccia), eyelift cosmetico (blefaroplastica), lifting al volto e ritocco alle rughe del collo. Insomma, mica tanto un uoma fattosi da solo… bocciato!