Le strade si svuotano

Creato il 27 gennaio 2012 da Andreapomella

Le strade si svuotano. Lo vedo ogni mattina quando esco per andare a lavoro. Il traffico fino a qualche settimana fa era ancora esorbitante, rabbioso, impetuoso come lo è da sempre a Roma. Adesso no, c’è qualcosa di meno nell’aria. La voce popolare si affanna a dire la sua, la benzina è cara e la gente preferisce usare i mezzi pubblici, oppure no, è la perdita dei posti di lavoro, il tasso di disoccupazione in questa città è salito alle stelle, si resta a casa. Quelli che resistono hanno questa novità delle strade vuote. Ci voleva una cosa così per risolvere l’annoso problema, la crisi, una generale disperazione, il principio di una catastrofe. C’è un mercato vicino al posto in cui lavoro, una fila di edifici quadrati in cemento, la maggior parte sono chiusi, hanno un aspetto tetro, abbandonato. Intorno al mercato ci sono schieramenti di palazzi lugubri, enormi, che trasudano angoscia. C’erano anche prima della crisi. Ma oggi gli scatoloni che si ammassano su quei balconi, accanto agli stendini coi panni stesi ad asciugare, hanno un aspetto minaccioso. Questo silenzio incombente che sento la mattina mette i brividi. Come saranno gli anni che ci aspettano?


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