Da American Horror Story: Coven a Salem ecco tutte le fattucchiere che hanno stregato la tv
Le streghe hanno sempre avuto un magnetico appeal sul pubblico televisivo, tanto è vero che già negli anni passati molte sono state le produzioni che vedevano streghe ed incantesimi come protagonisti. Dopo un periodo di meritato riposo, questa turbolenta stagione televisiva che sta giungendo al termine, ha riportato in auge streghe, fattucchiere ed incantesimi diabolici. Tre sono le serie tv che più hanno destato clamore e nonostante alcune di queste non sono riuscite alla perfezione, il fascino del male colpisce sempre e comunque.
Se ne sono dette e lette di cotte e di crude su American Horror Story: Coven, la serie antologica sviluppata da Ryan Murphy, quindi presentare le sue dinamiche è piuttosto superfluo. Sappiamo con certezza che lo show, nonostante abbia avuto un grande consenso da parte del pubblico, non è riuscito come tutti speravano, perché le streghe raccontate dal buon Murphy, non incutono timore. Sono peccaminose, alla moda, lussuriose e pensano solo al loro tornaconto senza salvaguardare la congrega. Iconico infatti è il personaggio interpretato da Jessica Lange, che nonostante le sue grandi doti recitative, non è riuscita a risollevare le sorti di una serie che faceva acqua da tutte le parti. Le Streghe di American Horror Story infatti, hanno fallito l’intento di raccontare la magia nera come si rincorre tra le leggende scritte tra i libri di storia. Manca la paura, l’inquietudine ed un plot twist che supporti il tutto, a stravincere era il cast dove ogni protagonista brillava per charme e bellezza.
Patinata ma sicuramente più coinvolgente è la serie lanciata lo scorso ottobre sulla Lifetime Tv.Witches of East End, ispirata ad un omonimo romanzo scritto da Melissa de la Cruz, seppur con i suoi limiti, è risultata essere una piacevole scoperta. Il rinnovo per una seconda stagione che inizierà il prossimo 6 luglio fa intuire che il pubblico ha apprezzato. Più vicina ad una saga familiare, la sorellanza di East End colpisce per irriverenza, una trama avvincente e molto plausibile, ma soprattutto per un’ottima alchimia tra i protagonisti.
Al suo interno si districano storie di amore, vendette e la consapevolezza che queste streghe tanto sexy quando sbadate potrebbero provenire da Asgard, cambia decisamente le carte in tavola. Le Streghe del titolo non stravincono su quelle di Coven, ma risultano un classico prodotto di intrattenimento semplice e deciso.
Diverso è il discorso che va fatto per Salem. La serie della WGN America, da poco rinnovata per una seconda stagione dopo l’incredibile successo ottenuto, è la summa di quello che manca in Coven ed in Witches of East End. Seppur con qualche trovata alquanto bizzarra, Salem decide di scandagliare le radici stesse della magia nera, portando il pubblico proprio nella leggendaria cittadina di Salem dove molto spesso sia il cinema che la letteratura ne è rimasto colpito fatalmente. In quel luogo dove le forze oscure hanno preso vita, si tessono anche qui storie d’amore e di vedetta ma che si tengono di una venatura horrorifica che non guasta per nulla l’appetito. La serie finalmente incute timore e rispetto, fa ridere a volte di gusto, ha un cast omogeneo e la vicenda è coinvolgente. Anche se Salem nasconde attraverso incantesimi e pozioni magiche lo spettro del trash, la matricola seriale spicca nel panorama per freschezza, ilarità e soprattutto perché fa scorrere lungo la schiene un brivido lungo 44 minuti.
Tre serie tv dunque molto diverse tra loro, ma entrambe hanno una caratteristica peculiare: stupire il pubblico in qualsiasi modo. Coven lo fa con la recitazione, Witches of East End lo fa con una trama coinvolgente mentre Salem vince su tutto perché riesce dove le sue “cugine” hanno miseramente fallito.
Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net