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Le Tisane Curative – Consigli Utili

Da Chiaracreativa @ChiaraCreativa
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Affinchè le tisane risultino maggiormente efficaci occorre seguire alcune indicazioni circa la loro preparazione.

Non utilizziamo casseruole smaltate o di metallo nudo.

La cura per mezzo delle piante richiede il rispetto di regole ben precise, affinchè possa essere garantita una buona riuscita.
Una cura “naturale” può coprire un arco di tempo che va da qualche giorno a qualche settimana; per cure che richiedono più tempo è bene interporre intervalli di 4-5 giorni.
Continuare una cura quando non è più necessario equivale ad affaticare inutilmente l’organismo.

Una tisana curativa deve essere bevuta preferibilmente prima dei pasti e a stomaco vuoto – salvo altre specificazioni – in dosi frazionate nella giornata.

Evitare di addolcire la tisana con zucchero scegliendo piuttosto del miele vergine integrale.

La maggior parte delle tisane dovrebbe essere bevuta calda, ma quelle amare sono più accettabili se ingerite fredde.
Per rendere graditi, preparati di sapore poco piacevole, potremo ricorrere a correzioni con erbe quali angelicaanice verdebasilicomentaaranciooriganofinocchiogelsomino,liquiriziasalvia ecc.

Impariamo a controllare la freschezza dell’erba che ci accingiamo ad acquistare. Essa non sarà bona se è stata raccolta da più di un anno.
Verifichiamolo prelevandone un pizzico e lasciandolo per un’ora in una tazza: se trascorso questo tempo non darà più profumo vorrà dire che è troppo vecchia.
Una pianta conserva infatti la propria fragranza per tutto il periodo in cui è attiva. Se la pianta si sbriciola polverizzandosi facilmente, significa che è morta.

Oltre alla freschezza occorre porre attenzione alla qualità dell’erba: se proviene da coltivazioni con sostanze chimiche inquinanti gli infusi saranno caratterizzati dalla loro presenza.

Conserviamo le erbe in zone ombrose, prive di luce, fresche, in sacchetti di tela o di carta (non di plastica), oppure recipienti di vetro scuro.

Sempre con cautela

La virtù medicinale che caratterizza una pianta è correlata al tipo e alla quantità di principio attivo in essa presente.
I principi attivi a piccole dosi possono essere utilizzati a scopo terapeutico ma possono risultare molto pericolosi in quantità eccessive o comunque non idonee all’organismo o, ancora, nel caso in cui un soggetto per sua caratteristica non sia compatibile con determinate sostanze.
L’impiego delle erbe può essere una buona terapia in tutti i piccoli disturbi quotidiani che non rappresentano uno stato di malattia per l’individuo.

In caso di disturbo grave, di vera malattia, facciamo sempre riferimento al medico prima di assumere qualsiasi tipo di prodotto, anche se naturale.


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