Immettere liquidità sul mercato ingigantendo il bilancio delle Banche Centrali è senza ombra di dubbio una droga ed esattamente come una droga più se ne assume e più se ne diventa dipendenti al punto che smettere diventa quasi impossibile.
E questo è esattamente ciò che è accaduto.
Ed è per questo che dico da tempo che “non sanno come uscirne”. La Fed ha tentato a settembre, ma al primo timidissimo accenno di “contenimento dell’allentamento quantitativo” sul mercato è scoppiato l’inferno, un qualcosa del tutto simile ad una crisi di astinenza per un tossicodipendente.
Non appena mamma “Fed” ha detto al figlio tossicodipendente “Mercato”: “Basta! Adesso non ti do più la droga” ecco che il ragazzo ha dato segni di squilibrio.
La mamma ha quindi immediatamente ceduto e vestita con i panni del Presidente della Fed di St. Louis, Bullard, si è affrettata, il 15 ottobre scorso, a fare un annuncio clamoroso, dicendosi: “disponibile a prolungare il suo acquisto di titoli, prendendo in considerazione l’ipotesi di rinviare la fine del programma”.
Insomma ha detto che sarebbe stata pronta a fornire immediatamente al figlio ancora dosi di droga, naturalmente l’annuncio ha calmato solo momentaneamente la crisi di astinenza, se fosse stato un bluff non sarebbe durato a lungo.
Il fatto è che mamma “Fed” non aveva più soldi per comprare la droga al figlio “Mercato” ed allora proprio come fanno le famiglie che si trovano a dover affrontare problemi del genere, ha chiesto aiuto ad una sua amica, una delle sue amiche più care la “BoJ” (Bank of Japan ndr).
Mamma “Fed” ha fatto leva su sentimenti materni, dicendo all’amica “BoJ”: “Se “Mercato” rimane senza droga può creare danni enormi a tutti, non solo a me, quindi mettiti una mano sulla coscienza e aiutami”.
“BoJ” è quindi andata subito in soccorso di mamma “Fed” fornendo a “Mercato” la droga della quale ormai è dipendente, ma ha voluto subito cautelarsi, non voleva correre il rischio, a sua volta, di dissanguarsi completamente come era accaduto a mamma “Fed” e quindi ha prontamente chiamato un’altra amica comune: la “Bce”.
“BoJ” ha parlato chiaro con “Bce” dicendogli espressamente: “Tu sei quella che ha fatto di meno per dare a “Mercato” la droga della quale ormai necessita giornalmente, soltanto qualche bustina ogni tanto, sappi che adesso gliela fornisco io, ma se dovessi andare a mia volta in difficoltà anche tu dovrai fare la tua parte”.
Ed allora Bce, con la testa bassa ha annuito “Se necessario (e vedrete che sarà necessario) farò anch’io la mia parte” ha detto “Bce”.
Come finirà questa storia?
Ve lo dico io.
Anzi no! Ve lo faccio dire da uno dei più grandi pensatori in campo economico che sia mai apparso sulla faccia della terra, una delle più fervide menti del secolo scorso, Ludwig Von Mises:
“Non c’è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un’espansione creditizia. La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell’abbandono volontario di un’ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto”
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro