- Edgar Allan Poe (1809-1849): Signore aiuta la mia povera anima
- Hans Christian Andersen (1805-1875): Non chiedetemi come sto. Non capisco più nulla
- Jane Austen (1775-1817): Non voglio altro che morire (in risposta alla sorella Cassandra che le aveva chiesto cosa volesse)
- James Matthew Barrie (1860-1937): Non riesco a dormire
- Lyman Frank Baum (1856-1919): Ora posso attraversare il Deserto della Morte (l’autore del Il meraviglioso mago di Oz si riferisce al deserto che circonda Oz)
- Anton Čekhov (1860-1904): Non bevo champagne da tanto tempo (prima di morire – di tubercolosi – il dottore gli diede una coppa di champagne)
- Jean Cocteau (1889-1963): Dal giorno della mia nascita la morte ha cominciato il suo percorso verso di me a passi lenti
- Charles Dickens (1812-1870): A terra (fu colto da uno svenimento causato da un’emorragia cerebrale e chiese di essere lasciato a terra)
- Johann Wolfgang von Goethe (1749-1842): Più luce
- Ernest Hemingway (1899-1961): Buonanotte micetto (parlando con sua moglie prima di uccidersi)
- Thomas Hobbes (1588-1679): Sto per intraprendere il mio ultimo viaggio, un grande salto nel buio
- Henrik Ibsen (1828-1906): Al contrario (è la risposta all’infermiera che gli aveva appena detto che lo vedeva un po’ meglio in salute)
- Washington Irving (1783-1859): Devo sprimacciare il mio cuscino ancora una volta. Quando finirà?
- Alfred Jarry (1873-1907): Sto morendo. Per favore, uno stuzzicadenti.
- James Joyce (1882-1941): Qualcuno capisce?
- Arthur Koestler (1905-1983): Con la timida speranza di un’altra vita dopo la morte spersonalizzata, fuori dei limiti dello spazio, del tempo e della materia, al di là dei limiti della nostra comprensione (dal biglietto lasciato prima di uccidersi insieme a sua moglie)
- Louisa May Alcott (1832-1888): Non è meningite? (pensava di avere la meningite, invece morì per un avvelenamento da mercurio)
- Fernando Pessoa (1888-1935): Datemi i miei occhiali
- Sylvia Plath (1932-1963): La donna è la perfezione (incipit della poesia Orlo, scritta appena prima di suicidarsi)
- George Bernard Shaw (1856-1950): Morire è facile, recitare è difficile
- Lev Tolstoj (1828-1910): Ma i contadini… come muoiono i contadini?
- Hunter Stockton Thompson (1937-2005): Relax. Non farà male (è l’ultima frase del suo biglietto d’addio prima di suicidarsi)
- Mark Twain (1835-1910): Arrivederci. Semmai ci rivedremo (parlando con la figlia Clara)
- Voltaire (1694-1778): Ora, mio buon amico, non è tempo di farsi nemici (al prete che gli chiedeva di rinunciare a Satana)
- Herbert George Wells (1866-1946): Andate via. Sto bene
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