I pranzi e le cene di Nonna Anga, per chi le conosce direttamente o per chi le ha lette nel nostro blog, sono più pranzi nuziali che momenti conviviali di quotidianità.
Ti siedi a tavola alle 12.30 ma non sai mai a che ora ti alzerai, fatte salve piccole eccezioni come la pipì che scappa alla nana, il telefono che squilla o le telenovele che partono a raffica e necessitano di “allumazione” della tv.
Tra una pietanza e l’altra (è possibile prendere 1,5 kg in 7 gg???) i coniugi Dejavù riescono a trovare anche il tempo per respirare e chiacchierare con Nonno Mao (Il Jim Morrison dei Bambini).
Mammapappa, dopo l’ennesimo inseguimento per i lunghi corridoi e le stanze della casa dei Nonni Pe, si siede esausta sulla sedia e continua a mangiare mentre la Nana, soddisfatta per aver più e più volte seminato la forchetta assassina, se la ride sotto i baffi!!!
“Papà” esordisce Mammapappa guardando Nonno Mao intento a spolpare una fettina di cavallino.
“…” gesto della testa di Nonno Mao a voler dire – che c’è -
“Ti ricordi quando ero piccola?”
“…” altro gesto della testa a voler dire – si -
“Ma io ero come la Nana?”
“…” nessun cenno
“Io ero così casinista?”
“…” nessun cenno
“Cioè, avevo tutta questa vivacità, questa euforia?”
“No. No” risponde secco Nonno Mao
“Ma davvero? Ero più buona? Non ero come la Nana?” chiede Mammapappa con una voce di stupore mista a incredulità
“No. No” risponde nuovamente Nonno Mao.
“Che strano. Ma sei sicuro?”
“…” silenzio di Nonno Mai che si guarda intorno. Guarda Papàsino che continua a mangiare con la testa china sul piatto
“…” silenzio di Mammapappa
“Antonè” dice sottovoce Nonno Mao
“Dimmi” risponde Mammapappa
“Non ti voglio sputtanare…”
” O.° “