Gli Heat vincono 101-93 dopo un supplementare nella gara-4 della finale di Eastern Conference. Trascinati dai 35 punti di James e dai 22 di Chris Bosh, basta ora un’altra vittoria sui Bulls per arrivare alla seconda finalissima negli ultimi cinque anni
- L’urlo di LeBron James
E’ la vittoria che deve farti pensare di essere indistruttibile e potrebbe darti la carica giusta anche nelle finali. Perché non sembrano esserci dubbi che Miami, in questo momento, sia a un passo dal tornare a giocarsi il campionato dopo averlo vinto nel 2006. Ha battuto Chicago per 101-93 (anche se dopo un supplementare) in gara-4 delle finali dell’Est, conduce ora la serie per 3-1 e l’ultima squadra che è riuscita a recuperare un simile deficit sono stati i Boston Celtics esattamente trent’anni fa. Inoltre, i Bulls non avevano mai perso quest’anno tre incontri consecutivi. Il merito è di LeBron James che ha giocato un’altra partita fantastica (40esima volta che segna più di 30 punti nei playoff) a prescindere dalle cifre, comunque stratosferiche: 35 punti (11/26 dal campo, 13/13 dalla lunetta), 6 rimbalzi e 6 assist. Ma è la sua energia, la sua leadership, il suo gioco a 360 gradi, la sua intelligenza che fanno la differenza.
wade non va — Degli altri due grandi, solo Chris Bosh gli ha dato una mano (22 punti con 6/12 e 6 rimb.), mentre Dwyane Wade è incappato in un’altra serata storta. Ha chiuso con 14 punti (5/16) ed è rimasto in astinenza canestri anche per 33’ di fila. Per i Bulls, invece, ha deluso Derrick Rose: 23 punti, ma con 7/18 da due e 1/9 da tre. Peccato perché a un certo punto sembrava che il più giovane Mvp della Nba fosse riuscito a decodificare la difesa avversaria, risucendo a ritrovare le corsie che portavano al canestro. Miami recuperava un deficit iniziale di 11 punti, poi la partita diventava l’ennesima battaglia in cui le difese la spuntavano spesso sugli attacchi.
- Dwyane Wade (a sinistra) e Mike Miller festeggiano a mlodo loro
e’ gia’ festa — L’ultimo periodo offriva uno spettacolo straordinario con Miami e Chicago che andavano punto a punto. Dopo che Rose con due liberi riportava i suoi sull’85 pari a 1’10” dal termine del tempo regolamentare, sbagliavano il canestro del vantaggio sia Wade che lo stesso Rose. Mancavano 23”4 e la palla dell’ultimo possesso ce l’aveva LeBron. Incredibilmente, pero’, gli arbitri gli fischiavano un fallo in attacco. L’ultimo errore era ancora di Rose e si andava in over time. Si lottava nuovamente con il coltello fra i denti in area. Per dire, il primo canestro dal campo, dopo due liberi di Bosh, veniva segnato con 2’46” da giocare: ancora dall’ex di Toronto. Intanto si svegliava anche Wade ed era fatta. Da notare che Miami ha segnato 32/38 liberi, mentre Chicago 17/22. Ognuno faccia le sue valutazioni. Gli Heat festeggiavano come se avessero già in tasca la finale, che potrebbero conquistare domain con gara-5 che si disputerà a Chicago.
MIAMI: LeBron James 35 (11/25, 0/1, 13/13), Bosh 22, Wade 14, Miller 12. Rimbalzi: Haslem 9. Assist: James 6.
CHICAGO: Rose 23 (7/18, 1/9, 6/7), Deng e Boozer 20. Rimbalzi: Noah 14. Assist: Noah e Rose 6.