“…Pacificata in me ripeti antichi
moniti vani. E il tuo soggiorno un verde
giardino io penso, ove con te riprendere
può a conversare l’ anima fanciulla,
inebriatasi del tuo mesto viso,
sì che l’ ali vi perda come al lume
una farfalla. E’ un sogno
un mesto sogno; ed io lo so. Ma giungere
vorrei dove sei giunta, entrare dove
tu sei entrata
–ho tanta
gioia e tanta stanchezza!—
farmi, o madre,
come una macchia della terra nata,
che in sé la terra riassorbe ed annulla.”
da Umberto Saba – Preghiera alla madre