Cinque uomini d'oro
Queste sono le affermazioni del capodelegazione della Lega Nord all’EuroParlamento, Francesco Speroni, intervistato da Affaritaliani.it in occasione della festa del 17 marzo
L’unità d’Italia non è un evento da festeggiare”. Anzi, “sarebbe stato meglio se non ci fosse stata perché così la Padania sarebbe più ricca”. E ancora: “Quando ascolto l’inno di Mameli provo fastidio, perché mi sento un po’ oppresso da chi mi ha conquistato”. Infine: “Non esporrei mai dal balcone di casa mia il Tricolore”.
Non so voi, ma noi proviamo un senso di fastidio e di rabbia nel sentire questi signori che ci offendono e umiliano mentre, grazie a quest’Italia sono seduti sugli scranni del parlamento dell’Italia nella Roma Ladrona. Inoltre, grazie a quest’Italia, sono seduti al parlamento europeo, prendono stipendi da favola e usufruiscono di quei vantaggi che noi poveri cittadini italiani ci sogniamo.
Questi che sono la casta sputano sul piatto dove si abbuffano facendo credere a questi Padani che sono diversi mentre contribuiscono a creare un paese povero e senza speranza.
Ma che mestiere avrebbero fatto questi capopopolo senza una laurea e curriculum se non si erano inventati tanto odio? Bossi e company che formazione hanno avuto per fare i ministri della Repubblica Italiana? Leghisti, diciamola tutta: avete avuto una fortuna smisurata inventandovi questo giochetto della separazione e sputando sull’Italia.
Allora è giunto il momento di dire basta. Ridateci i soldi che avete preso da questa Italia che vi fa schifo, rinunciate alle macchine di scorta, ai portaborse, alle segretarie e a dire tutte queste scemenze tutti i giorni.
Ma chi ci paga noi italiani per sopportarvi in silenzio?
Svegliamoci e non cerchiamo di giustificare questi atteggiamenti e queste dichiarazione che sanno di razzismo e di disprezzo. Ma la ex Jugoslavia non insegna niente? Ma vi dimenticate quanto hanno fatto i giovani all’inizio del secolo scorso per affrancare questi padani dalla sottomissione e dallo sfruttamento? Certamente quei giovani non hanno giocato a fare la guerra spargendo il loro sangue su quelle montagne del Nord d’Italia per voi Padani. Certamente noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo mai il sacrificio dei nostri nonni.