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leKKatine VaNYtose

Creato il 10 marzo 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

leKKatine VaNYtose

di RomanticaVany

Piccolo bucaneve

Par primavera, questo fiore d’inverno
che alle guance s’accarezza.
Un tappeto di fiori questa vita mia.
Infinito cielo la musica che ho dentro;
mai può farsi silenzio
un cuore che batte, che batte
d’un battito irregolare
che nulla ha dell’andare e venire delle stagioni,
del tempo che fugge.
Eterno giardino,
il viverti accanto sarà così.
Io, piccolo bucaneve,
il tuo fiore.
uomo di mascella quadrata

A te che il dna poetico.
A te che
con ingranaggi e dentature
avvinghiato
a forza
a malincuore
da legami e giunture,
a te legata mi trovi.
Le tue metamorfosi
torte e ritorte
da rime, da canti che
frullano in queste pagine
verso il futuro.
Tu uomo di mascella quadrata
luce e barbaglio
rovente e ardente
fiamma senza
contorno,
l’alma mi divori.

Non so dirti cose belle

Non so dirti belle cose
quando scrivi di nera.
La tua penna odora di malinconia,
tu svampi le pene
nelle notti di vento,
angosciando spavento:
sai essere più nero dei
pensieri neri, persino la civetta
beve birra e un poco brilla
sospira l’alba.

Non so dirti belle cose.
Sai scrivere di bianco
come quelle belle
sere d’estate quando al calore
le rane gracidano
e cantano amore, e le alture, i campi
i massi bruciati vengono
a dirtelo, magicamente vengono
a dirtelo dalla finestra.

No, non so dirti belle cose.
Ma è tanto facile
lasciarsi catturare
dai suoni e dalle distese
delle tue tante parole.

My Valentine

Alzo gli occhi al cielo,
il tuo volto?
No, solo una nuvola!
Assaporo un dolce profumo,
il tuo?
No, solo un fiore!
Ascolto un piccolo suono,
la tua voce?
No, solo il vento!
Perché ogni cosa mi ricorda di te?
Perché ti voglio bene.

Questa notte

E non vedo l’ora che sia questa notte
per guardare dalle piccole fessure della mia camera
quella chiara luce che la notte mi regala
così semplice, così magica…
finalmente posso pensarti…
l’unico modo che ho di stare con te
una volta al giorno… pensare
che mi ami e che mi starai accanto
fino a quando io chiudendo gli occhi
non diventerò figlia delle tenebre.

un nome

In una pozza di luce
ove annottano i sogni
uno sciocco tramonto
inventa la luna.

Sconfinata nel delirio,
complice la notte,
sii di nuovo
un nome.


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