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Les jeux sont faits

Creato il 16 settembre 2013 da Patuasia

Tempo addietro Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis, disse che la Valle d’Aosta viveva nel benessere senza sviluppo. In Italia non aveva mai trovato un’altra regione così rinserrata nell’agio. Aggiunse che “una società ha bisogno di traguardi, per mettersi in cammino, altrimenti rinuncia alla progettualità, alla ricerca di un futuro migliore. Non è mai nata, qui, una pluralità di soggetti che, in autonomia dalla Regione, avesse dato impulso alla crescita. Non esiste qualcosa di analogo agli artigiani di Prato, che si costituiscono come soggetti, e semmai, successivamente, interloquiscono con il settore pubblico e amministrativo, esprimendo una domanda di politica disegnata sulle loro esigenze. Al contrario, in Valle, dalla Regione non giungono solamente le risposte, ma addirittura le domande.”. Noi che difendiamo il concetto sacro di autonomia, abbiamo creato un sistema sociale-culturale-economico totalmente dipendente dalla Regione. Mai avuto altro obiettivo oltre quello di salvaguardare i nostri privilegi in totale sudditanza da Roma. L’assenza di un’autonomia reale è il nostro tallone di Achille. Il parassita, se muore il suo ospite, ne condivide il destino. Abbiamo vissuto da miopi un’abbondanza che credevamo essere eterna. La politica ha cullato questa illusione imbottendo gli uffici di impiegati non così necessari ai servizi, ma utili per mantenere il potere. Le persone sono state piazzate. Le persone si sono lasciate pigramente piazzare. E oggi tutti i ruoli vengono al pettine. Quello del politico che si trova nell’imbarazzo di non sapere come gestire l’esubero di personale che assorbe quasi la totalità delle risorse; quella dei cittadini-elettori-custodi delle clientele che vedono rischiare il loro posto di lavoro acquisito in cambio di un pacchetto più o meno ricco di voti. Les jeux sont faits. Rien ne va plus. Solo Frigerio continua a sorridere dalle pagine della Stampa, nonostate gli incassi del Casinò siano crollati. (I suoi invece continuano a crescere: 72.000 euro di premio per gli ottimi risultati conseguiti.). Il Casinò aspetta una nuova iniezioni di liquidi per poter affrontare il futuro. Soldi nostri, ovviamente. Frigerio vorrebbe estendere l’orario di lavoro 24 ore su 24 per evitare i tagli del personale che conta 800 stipendi. Qualcuno ipotizza di ridurre il lavoro per poterlo distribuire…, come sempre si va avanti a tentoni. A conferma che la progettualità, non essendo mai stata necessaria, è una parola oscura. Sconosciuta. Licenziare non è popolare, assumere sì, così è stato per tutta la politica e fino a oggi andava bene. Ma adesso si deve scegliere: mantenere del personale inutile o tappare i buchi del tetto di una scuola?


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