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Lettera cassintegrata a Babbo Natale

Creato il 08 dicembre 2012 da Cassintegrati @cassintegrati

Sono 70 i lavoratori della ditta Ceit Impianti Srl del Lazio che dal 1 gennaio finiranno in cassa integrazione, “tutto per colpa di Telecom che ha ritirato le commesse”, ci spiegano i lavoratori, a cui non resta che affidare i loro dubbi al Ministero dello Sviluppo Economico… anzi no.

Lettera cassintegrata a Babbo Natale

L’impresa ha un contratto di manutenzione e sviluppo della rete telefonica su Roma con Telecom Italia, non ha problemi di esuberi di personale, non ha cassintegrati, non ha problemi finanziari, non ha pendenze contributive verso l’Inps, paga i propri fornitori puntualmente a 45 gg, paga i propri dipendenti puntualmente ogni mese. “La società, inoltre, ha altri contratti minori con i migliori gestori di rete telefonica in Italia (Vodafone, Fastweb e Wind Infostrada) in poche parole è una delle migliori realtà del settore a livello nazionale”, ci spiegano i lavoratori.

Perché allora la Ceit Impianti è costretta a mandare 300 lavoratori in cassa integrazione? “Perché Telecom Italia ha deciso di non rinnovare i contratti sul territorio di Roma e del lazio dove opera da oltre 20 anni”. Ed è così che sotto Natale 70 famiglie apprendono che il 2013 porterà loro grandissime difficoltà economiche. Ci affidano il loro appello affinché attraverso il blog de L’isola dei cassintegrati possa giungere nelle mani… di Corrado Passera? No, perché di questi tempi credere nel Ministero dello Sviluppo Economico è un illusione…

Caro Babbo Natale,

Siamo i lavoratori del gruppo Ceit impianti srl con sede a Roma, anche se da molti anni abbiamo perso l’innocenza di credere in te. È tempo di ritornare bambini e scrivere questa lettera affinché tu possa esaudire i nostri desideri.

La nostra storia, come sai, si trascina ormai da molto tempo ed è arrivata all’epilogo alla fine di novembre di quest’anno quando è stata aperta la richiesta di cassa integrazione speciale per i circa 70 dipendenti della sede di Roma.

Babbo Natale cassintegratoQuest’anno siamo stati molto buoni, abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci erano stati richiesti, anzi li abbiamo anche superati, tanto che abbiamo portato la nostra azienda ad avere un buon margine economico.

Nonostante questo la Telecom Italia, nostro principale committente, ha deciso di non rinnovare i contratti di manutenzione e sviluppo della rete telefonica dopo una collaborazione sui territori ormai ventennale, il tutto senza un apparente motivo né tecnico nè economico, proprio nel momento che sono annunciati ingenti investimenti per realizzare finalmente una rete di ultima generazione veloce e affidabile (la Banda Larga).

Noi non abbiamo compiuto gesti clamorosi come: salire sui tetti, bloccare autostrade o ferrovie ma responsabilmente abbiamo sempre scelto la via della concertazione; certo qualche volta abbiamo ‘disturbato’ le Istituzioni, a volte anche insistentemente, per accendere i riflettori sulla nostra vicenda ma le luci si sono sempre più affievolite fino a spegnersi completamente.

Proprio per questo ci stiamo rivolgendo a Te per intercedere con tutte le istituzioni possibili, azienda, sindacato, Telecom Italia, Regione Lazio e Ministero dello Sviluppo Economico, e tutte le personalità competenti cui possa essere fatta una domanda che ci affligge: perche privarsi della collaborazione della Ceit Impianti sui territori di Roma e Lazio e a chi giova questo?

Caro Babbo Natale non chiediamo la città dei balocchi perché siamo cresciuti per farlo, ma chiediamo di farci il regalo più grande che possa esistere e cioè di continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto e regalarci quella serenità che tutti i nostri bambini chiedono ai propri genitori.

I lavoratori Ceit Impianti augurano a tutti i lettori di questo blog un Natale di pace e serenità.

di Redazione | @cassintegrati

Lettera cassintegrata a Babbo Natale


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