Avere 15 anni e sentire già il peso del mondo che ti punta il dito contro
Al quotidiano Il Piccolo è arrivata la lettera di un ragazzo di 15 anni che vuole raccontarci cosa vuol dire essere gay oggi:
Il primo vero bacio a un altro ragazzo l’ho dato quando avevo 13 anni. Per le ragazze invece provo solo simpatia e amicizia anche se in molte si fanno avanti via facebook chiedendomi di uscire con loro. Da quanto ricordo fin dalle elementari ho scoperto cosa significa essere preso in giro…
Un giornalista del quotidiano ha voluto incontrare il 15enne per poter sapere di più della sua vita:
Mi sono accorto presto che le ragazze non mi interessavano. Ma anche gli altri si sono accorti di questa mia caratteristica. Mi hanno preso di mira fin dalle elementari con occhiate, sguardi e battute, specie durante i “riposi”. Sono così iniziate le difficoltà che ho dovuto affrontare da solo, tenendomi dentro il disagio, la paura e lo sconcerto. Non sapevo che fare, a chi chiedere aiuto. Anche alcuni insegnanti all’epoca mi hanno dimostrato indirettamente il loro disappunto e alle medie un professore mi ha intimato di assumere un comportamento più virile. Non lo dimenticherò mai. Oggi invece alle superiori la situazione è cambiata in meglio, visto anche il dibattito che si è aperto a livello nazionale e internazionale. La mia scuola è frequentata da altri ragazzi e ragazze omosessuali e gli insegnanti che hanno capito ci sono vicini, non discriminano, non assumono atteggiamenti censori. Anche sul giornalino d’istituto è stato pubblicato un articolo che coinvolgeva l’omosessualità
A soli 15 anni, ha dovuto affrontare anche il coming out, non voluto:
A casa non ho avuto la forza di parlare, ma tre anni fa la mamma ha scoperto i messaggini che inviavo e ricevevo sul cellulare. Ha saputo che avevo una storia d’amore con un altro adolescente. La mamma si è messa a piangere assieme a mia sorella e per tre, quattro mesi mi ha dimostrato una certa ostilità. Poi ha cercato di farsene una ragione, dicendo che tutto si sarebbe aggiustato e che si trattava solo di un periodo passeggero. Sono stato anche portato da uno psicologo che al contrario ha risposto che molti genitori non sono preparati ad avere un figlio omosessuale. Oggi mia mamma e mia sorella mi sono molto vicine, hanno capito, così come i miei professori. Anche quello di religione non mi ha detto mai nulla di sconveniente. In sintesi, se succede succede: non ho ancora 16 anni e la vita sessuale non rappresenta per me la priorità. Ho avuto due storie, tutto qui. Non voglio però perdere la mia identità. Taluni ti rappresentano come “quello gay”, come se la mia vita ruotasse attorno a questo e non alle altre mie caratteristiche e scelte
E’ davvero brutto da dire, ma a 15 anni ha subito anche una piccola aggressione finita bene:
Purtroppo sono stato anche aggredito per la mia omosessualità. È accaduto a Muggia, l’ultima sera del Carnevale 2012. Ero vestito e truccato come David Bowie, il mio mito, e un uomo probabilmente ubriaco mi si è avventato contro. Voleva picchiarmi. Non so se per ideologia o per effetto del vino. Sono stato salvato a stento da due mie amiche
E’ questo che dovrebbe leggere Buonanno, e capire che il ragazzino in questione, potrebbe essere suo figlio.