Magazine Società

Lettera di un cassaintegrato al Presidente

Creato il 13 settembre 2011 da Laperonza

 

berlusconi, tarantino, aiuto, soldi, cassa integrazione, operaio

Gentilissimo Presidente,

chi le scrive lo fa perché ha sentito molte sue dichiarazioni di lei in televisione e mi pare di avere capito che lei è un uomo buono che aiuta la gente. Ho sentito quando ha aiutato quella povera ragazza marocchina o egiziana (non ho capito bene di dove era e di chi era parente perché a casa mia Rete 4 si piglia male) e sono stato contento che lei, che c’ha tanti impegni di sicuro, ha trovato tempo per dargli una mano e anche qualche soldino per farsi un futuro pure lei, una professione. Poi ho anche sentito che ha aiutato quello poveretto, Tarantello o Tarantuccio non mi ricordo, che c’ha famiglia e si è trovato all’improvviso senza una lira per colpa dei giudici che non sanno quello che fare. E’ vero che questo c’aveva i soldi ma poi mi pare di avere capito che non ce li ha più per colpa dei giudici che ce l’hanno con lei e la fanno pagare a lui. Il mondo è cattivo, Presidente, lei lo sa.

Allora mi sono chiesto: ma se il nostro presidente è così buono e generoso (lo dicono tutti quanto è buono e generoso, l’ha detto pure Iva Zanicci) e aiuta tutta la gente che gli chiede un po’ d’aiuto, non fosse mica che aiutasse pure a me che c’ho quattro figli, sono in cassa integrazione a zero ore, c’ho cinquant’anni e non mi vuole più nessuno a faticare? Guardi che a me non serve mica tanto. Se mi vuole mandare…che ne so…facciamo duecentomila euro io sono contento e mia moglie la ringrazia tantissimo.

Ci conto Presidente e le dico grazie fino da adesso. Un saluto amichevole

Mariano Filippi


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :