Documentato Greg,
il fatto di chiamarmi Kakamal El-Maltakh ti può suggerire che i miei genitori fossero egiziani, trasferitisi, dopo un faticosissimo viaggio tutto di profilo, sino a Honolulu, nelle Hawaii. Per sbarcare il lunario, i miei vecchi ebbero la fortuna di lavorare, per lunghi lustri, come sfingi all’ingresso di un lussuoso hotel della capitale.
Al mio povero babbo, a furia di simulare il corpo di leone, cominciò a deturparsi la testa d’uomo. Mia mamma se la cavò meglio. Le donne, si sa, se la cavano meglio delle piramidi. Ti giuro, sulla Valle dei Re, che il postino che ho strangolato ieri, con una buona corda a intreccio di Osiride, non meritava altro.
Mi irrideva, e altro non faceva che chiamarmi ‘Porca mummia’. Ora l’ho sistemato nello scantinato, non lontano da un barilotto di vera birra egiziana. Avrei deciso di farne una mummia, per il mio piccolo museo. Lo metterò accanto alla cortigiana che si divertiva a chiamarmi ‘Scorfano sarcofago’.
Per l’imbalsamazione dovrò immergere lo zelante postino Luick Fastcard in una soluzione salina per settanta giorni. C’è un problema, però. Settimana prossima, di venerdì 17, verrà l’omino dei contatori. E i contatori sono in cantina. Che fare, propedeutico Greg?
Kakamal El-Maltakh
Intraprendente Kaka,
non prendertela per il diminutivo, anche se mi sembri un po’ permaloso. Per l’omino dei contatori, ti consiglierei una buona corda a intreccio di Cheope. Se l’omino ha narici strette, per estrargli il cervello usa un uncino di ferro della Ditta Bisexinox. E’ la migliore. Ricordati di non riempirgli il ventre con mirra scadente. Altrimenti la mummia non dura. Ma mi rendo conto di inviare consigli scontati a un serio professionista.
Mi piacerebbe proprio poter visitare il tuo piccolo museo.Vista la mia situazione carceraria, lo metto in agenda per la prossima reincarnazione.
Occhio al bendaggio!
Greg
Questa rubrica è ideata e curata da Carlo Cavalli. Nel caso, prendetevela con lui.