ben trovati
finalmente gli esami sono finiti e posso di nuovo dedicarmi al blog.
Ho da proporvi tanti nuovi contenuti letterari e artistici.
Dopo una lunghissima crisi di astinenza ho dovuto leggere il primo libro che ho trovato sulla scrivania.
la scelta è caduta su “il rapitore” di James Patterson.
Una vera scoperta, non avevo mai letto nessun libro di questo autore, mi ha colpito la scorrevolezza del testo, la semplicità del linguaggio e la dettagliata descrizione dei personaggi, ma in particolare la doppiezza del serial killer diviso tra la “missione” da compiere e la quotidianità.
TRAMA :Il caso è sotto gli occhi dei media e delle autorità cittadine, in gergo si dice “un caso ad alta visibilità”. Sono stati rapiti in rapida successione tre ragazzi, tre rampolli di famiglie molto ricche di New York, che frequentavano scuole prestigiose e avevano una vita serena e normale. Finché qualcuno non l’ha interrotta brutalmente. I primi due infatti sono stati già restituiti alle famiglie dal misterioso e spietato rapitore. Morti. Nessuna richiesta di riscatto è mai stata inviata ai parenti: l’assassino ha scritto solo messaggi confusi, inneggianti a una fumosa giustizia sociale, ma nessuno riesce a capire il suo piano. Un caso molto difficile, che richiede tutta l’abilità del detective Michael Bennett, e che mette a dura prova il suo cuore di padre vedovo: le vittime, tutte giovanissime, gli ricordano la sua numerosa famiglia composta da dieci amatissimi figli adottivi. Ma quando da Washington interviene anche l’FBI, nella persona dell’affascinante agente Emily Parker, a complicarsi non sono solo le indagini, ma anche la vita sentimentale di Bennett…
Oltre alla bravura dell’autore nella narrazione, nell’impaginazione semplice e nella suddivisione in quattro sezioni, sono rimasta veramente affascinata dal tema che fa da sfondo alla vicenda dei rapimenti “Il mercoledì delle Ceneri” e il valore che quest evento ha per i cattolici. <Ricevere le ceneri sul capo, equivale a riconoscere il male che è in noi, ad esprimere dispiacere, a manifestare il pentimento. Ed è infatti l’atteggiamento “penitenziale” che deve contraddistinguere il cammino cristiano verso la Pasqua.>
Il serial Killer si fa portavoce dei sentimenti dell’umanità intera e del pianeta, troppo inquinato, troppo sfruttato e troppo monopolizzato. Decide di regale una possibilità a chi non ne ha mai avuta una, solo che per farlo deve eliminare gli eredi dei magnati che hanno deciso su consiglio di un avvocato di istituire un fondo di beneficenza qualora fossero venuti a mancare. Manhattan, St’Edwars College, la Columbia University sono solo alcuni dei luoghi in cui si concentra la densità di popolazione più ricca del pianeta. I grandi magnati mondiali vivono, si mostrano e svolgono i loro affari al centro di questa straordinaria città, ma subito dietro l’angolo a qualche chilometro i ragazzi muoiono di overdose in strada, la gente abita in “case” popolari totalmente abbandonate il cui il tetto si regge a stento e la polizia non riesce ad arginare la crescente delinquenza che aumenta proporzionalmente alla crisi di lavoro.
Si parla di Guerra in Iraq, Afghanistan, Darfur.
Si parla di inquinamento globale, di sfruttamento delle risorse e iniquità nella distribuzione delle risorse.
Si parla di Beneficenza, genitori ricchi e famosi e di figli immeritevoli e spendaccioni, di rapporto genitori e figli spesso conflittuale,ma si appiana nei momenti di sconforto.
Però esiste anche chi una volta accumulate grandi ricchezze decide di aiutare il prossimo, questo progetto è un esempio:
La zona di Massawa, in Eritrea, è uno di quei luoghi inospitali: il calore intenso e i numerosi acquitrini d’acqua salata rendono difficile la creazione di una semplice agricoltura di sussistenza. Il villaggio di Hargigo, appena vicino Massawa, è stato massacrato dalla carestia durante la Guerra di Indipendenza del 1961.
Per questo Gordon Sato ha deciso di eleggerlo a esempio per il suo progetto di riqualificazione: The Manzanar Project, che porta il nome del più famoso campo di concentramento per nisei (cittadini americani di origini giapponesi), nel deserto della California, in cui Gordon Sato, ragazzino, era stato rinchiuso con la sua famiglia.
Il progetto nasce nel 1987 da un’idea di questo biologo americano (ma di origini giapponesi) ed è il primo progetto low cost al mondo volto a ridurre la povertà e il riscaldamento globale assieme.
http://themanzanarproject.com/index.html