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Levatemi tutto ma non la tessera della biblioteca

Da Hombre @LaLineadHombre
Sono parecchie le cose che ho appreso colpevolmente tardi.
I miei biografi più rigorosi potrebbero parlarvi della rivelazione che dalle api viene il miele, come del frumento che alla fine altro non è che fottuto grano, o del fatto che il famigerato trattino che unisce è una roba francese e niente c'incastrano le bellicose Trade Union.
Non ultima la biblioteca.
Per decenni ho identificato la biblioteca come La Biblioteca Nazionale, posto rispettabilissimo ma dal complicato accesso e dalla spiccata sontuosità, caratteristiche facili ad incutere timore nelle persone più sensibili.
Per decenni sono stato succube anche di credo idioti che m'impedivano di leggere libri a prestito perché dovevo possedere tutto ciò che leggevo.
Ho scoperto l'immenso tesoro di una biblioteca di provincia accompagnando France e adesso non posso più farne a meno.
Cerco di andarci solo quando non ho fretta ed ogni volta ho la faccia e l'entusiasmo incredulo del bambino nella vasca delle palline colorate.
Poi mi porto a casa, come ieri, cinque volumi (Per legge superiore; Esche vive; Sono stato a Lisbona e ho pensato a te; Vacanze in giallo; Uscirne vivi) dei quali ne leggerò magari un paio, ma va bene anche così.

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