Magazine Diario personale
Diceva che quando il ciclone passa, piglia tutto e porta via, e tu non puoi far altro che star li a ripigliarti...
Ok non so se le parole fossero esattamente questo, ma non siete citrulli, il messaggio l'avete capito.
In natura un ciclone è una calamità, stato di allerta, aiuti nazionali, croce bianca e protezione civile, e via ciarlando.
In Patalice il ciclone non si vede, ma si avverte, non si sente ma ha voce bella forte, pare non cambiare nulla, ma in verità lascia scompiglio invisibile.
Progredendo (ANCORA?!?) nella maturazione di me stessa e del mio riappropriarmi di chi sono, faccio passi azzardati e delle volte lo smarrimento ha il sopravvento.
È vero che mi entusiasma parecchio questo "viaggio", mi sveglio attiva/serena/pronta/vigile, ma è anche vero che lo sconforto non si è dissolto, ha mutato aspetto, ma non stenta a farsi riconoscere.
Sconforto de che?!
Giusta obiezione...
Mettetevi nei miei panni: per TUTTA la vita avete fatto la stessa strada, 28 anni che prendete la vostra macchinina svoltate a destra e vedete il benzinaio sulla sinistra prima di arrivare a casa. Poi, d'un tratto, la strada diventa a senso unico, potete partire da lì, ma per tornare indietro siete obbligati a prendere la parallela.
E su questa parallela non c'è il benzinaio, ma un laghetto artificiale, corbelleria di un tizio stravagante; la strada non è più lunga, semplicemente è un'altra strada.
All'inizio, accogliete la cosa con diffidenza, poi capite che vi fa piacere vedere lo stramboide ed il suo laghetto, e vi piace fare quell'altra strada...
Certo, non è che dall'oggi al domani va scemando la sensazione di perdita, alle volte vi manca ciò che conoscete, e vorreste riprendervi quello che non temete di dover riaffrontare.
Dopotutto vi hanno tolto una certezza per Diana, e non la si ricompra al mercato!
Ecco.
Per farvi capire un po', io sono lì!
Rimiro il laghetto artificiale e penso, con curiosità crescente, che dovrei e potrei chiedere al proprietario come gli è venuta quest'idea...
Però ogni tanto, quando mi ritrovo ad essere così contenta per la scoperta del laghetto e del suo padroncino, mi dico: ma sono scema?!
Ma per ventotto anni perché non ho mai imboccato quella strada? Mica era proibita!
Avresti potuto prenderla... Hai sempre sprecato opportunità?!
Smarrimento.
Sono la solita menata.
Mi faccio troppe domande e penso troppo.
Dovrei essere decisamente più sciolta...
Si impara da altro, oltre che dai Lindt la scioglievolezza?!
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