Continua anche quest’anno l’attenzione del Teatro Scandicci verso la sperimentazione scenica.
Dopo Piero Manzoni è la volta di Lucio Fontana ospitato al Museo Pecci di Prato (il 12 marzo dalle 18.00).
Per questa seconda lezione il regista e drammaturgo Giancarlo Cauteruccio, coadiuvato dell’ideatore del progetto Sergio Risaliti, si occuperanno di avvicinare due arti spesso considerate dissimili, poste ai due capi delle arti visive: l’arte propriamente detta e il teatro contemporaneo.
Non nuovo a questo format ibrido (per approfondimenti si legga l’articolo Cinque atti teatrali verso una nuova percezione dell’opera d’arte di Elena Scalia) il Teatro pone una rappresentazione fresca ed originale, intervenendo nel verso di un’opera d’arte che può dirsi totale. Sulla scena le opere sembrano prender vita ed espressività con gli attori posti a fulcro del magma creativo che allo spettatore si rivolge.
Una lezione-teatro che rientra nel ciclo di appuntamenti Teatro dell’opera, che ospita oltre al già citato Piero Manzoni le opere di due artisti contemporanei, i toscani Daniela De Lorenzo e Francesco Carone.
L’ingresso è gratuito.