Giusta la preoccupazione di Federico Centenari (www.artventuno.it) e tanti altri sul futuro dell’inceneritore. Il Comune di Cremona è in posizione alquanto debole: il 30% circa di LGH. Debole, non troppo, ma in minoranza politica. Oltretutto LGH vuole ampliarsi, come da statuto, e guarda a un’alleanza con A2A. Considerato l’affarismo di queste multiutility, è veramente utile esserne soci? Per fare affari sì, ma in modo che a tanti cittadini non piacerà. Anche Centropadane diventa una multiutility per sopravvivere, che fa anche consulenze al Comune sulle piste ciclabili, prima di accingersi, appena potrà, a costruire la Cremona-Mantova, dannosissima e ingiustificabile.
Augusto Galli intanto torna nel Pd, ritesserato.
Allora perché il Comune, se il Pd e altri partiti non escono dal circolo vizioso del liberismo sconquassa territorio, non inizia a creare un’alternativa economica, tascabile ma efficace? Uscire in futuro da LGH, non partecipare a certi affari odiati dalla popolazioni, costruire iniziative economiche serie e apprezzate dai cittadini, sul riciclaggio dei rifiuti e nei settori in cui le grandi multiutility non si fanno vedere. Inutile fare un elenco di desideri intuitivi: dissesto idrogeologico, agricoltura di qualità, bioarchitettura applicata a piccole fabbriche, monitoraggio del territorio e liberazione da attività pericolose (un sogno). Un Comune può fare molto. Ha il consenso.