di Iannozzi Giuseppe
“Sapevo che m’avresti risposto solo dopo averci pensato su, non una, ma due volte almeno. Sapevo fin dall’inizio che sarebbe stato un no. Ma ci ho provato lo stesso: era in me sopravvissuta una pallida scintilla d’illusione che non fossi cambiato.”
“Ti ho dunque deluso.”
“No, non troppo. Più di me hai deluso te stesso. Ma se vuoi saper tutta la verità, questa consapevolezza, or come ora, non mi fa né caldo né freddo. Anche il pallore che credi di leggermi in viso s’è spento, caro amico d’un tempo remoto.”
“Così crudele sei!”
“No, ti sbagli. Non lo sono. Sono solo libero di difendermi da te… ignorandoti.”