“LIBERE IDEE” 18: INTERVISTA CON ELIANA E CHANTAL CORRADO.
8 gennaio 2016.
Chantal e Eliana Corrado sono le due editrici di “Scrittua & Scritture”, piccola ma combattiva casa editrice di Napoli da loro fondata. Due donne impegnate nella cultura e nell’editoria, instancabili e piene di iniziativa. Mi piace per questo chiacchierare con loro.
- Benvenute Chantal e Eliana a “libere idee” interviste, per me è un piacere potervi intervistare e sapere un po’ del vostro lavoro. Innanzitutto quando avete iniziato con “Scrittura&Scritture”?
Grazie a te per la disponibilità. La casa editrice è nata nel 2006. Non ci abbiamo pensato su molto prima di costituirci in società, dopo una gavetta in alcune realtà editoriali, affascinate dal dietro le quinte del libro. Siamo partite dall’idea, tutt’ora alla base delle nostre scelte, di puntare sulla narrativa di qualità (per scrittura e storia) in prevalenza italiana e di non affollare troppo il mercato con un gran numero di pubblicazioni, per poter dare a ciascuna la “giusta durata” di visibilità. Per i primi quattro anni abbiamo portato avanti da sole l’azienda, poi abbiamo avuto a mano a mano il nostro piccolo staff e il nostro ufficio stampa curato da Vincenza Curcio.
- Essere editrici di una piccola e all’avanguardia realtà editoriale quali sacrifici comporta?
Presto ci si rende conto che per fare bene il lavoro editoriale i sacrifici da fare sono tanti e su più fronti, non sempre ripagati.
Sacrifici di tempo, spesso bisogna sacrificare interi fine settimana, una buona dose del tuo tempo libero; sacrifici economici; c’è poi una parte del tuo tempo lavorativo che bisogna dedicare al confronto con le altre persone del mondo del libro (librai, distributori) e quindi essere disposti anche a rivedere certe tue posizioni per dialogare meglio con loro. Essere consapevoli che l’editore non è un lavoro che possa darti, almeno per i primi tempi, grandi guadagni. Di conseguenza, essendo una piccola realtà bisogna saper gestire le risorse economiche, che non sono mai stellari. Almeno se si intende fare questo lavoro con onestà e trasparenza.
- Lo posso dire tranquillamente che voi rappresentate il bello dell’editoria indipendente e di qualità?
Grazie, di sicuro siamo molto indipendenti, come casa editrice, cerchiamo sempre di puntare a dei traguardi e raggiungerli e migliorarci.
- Il vostro lavoro in cosa consiste? So che seguite gli autori dalla correzione di bozze fino alla promozione.
Siamo dell’avviso che una casa editrice che investe sulle pubblicazioni, tanto più se rischia grosso su autori poco o per niente conosciuti, debba fare molto prima durante e dopo la pubblicazione: quindi noi iniziamo a lavorare sui nostri libri, con gli autori, fin dall’editing, lavoro imprescindibile e indispensabile per realizzare un buon libro, poi nella correzione di bozze, promozione e opportunità di miglior visibilità per il libro e l’autore. Cerchiamo, con ogni libro, di arrivare ad accettabili step di vendite provando a superare il poco turn over concesso ai libri in libreria, che di solito non va oltre i tre mesi dall’uscita.
- Quanto è difficile essere un editore indipendente?
Era già molto difficile quando abbiamo iniziato, e oggi lo è ancora di più. Noi, infatti, siamo solite dire che pur essendo ormai dieci anni dentro a questo mondo, non ci sentiamo, né ci sentiremo forse mai, “arrivate”. La concorrenza è tanta, editori indipendenti, e anche bravi, e forti, ce ne sono, opportunità e visibilità poche. O comunque ad appannaggio di pochi. Il mercato è sempre di più in mano ai grandi marchi o alle concentrazioni editoriali, e soprattutto muta in continuazione.
- Cosa ne pensate dell’ebook?
Un gran traguardo e un’ottima “innovazione” perciò ben venga, purchè sia realizzato, contenutisticamente e stilisticamente parlando, con la stessa cura e attenzione del cartaceo. Forse l’aspetto su cui c’è ancora molto da lavorare è quello della diffusione, della promozione degli ebook. Un’opportunità in più per i lettori, soprattutto quelli più giovani, ma che per noi addetti ai lavori nasconde ancora molte insidie come quella della pirateria.
- Raccontatemi delle vostre iniziative culturali “books&the” e “narrazioni in corso”, due iniziative che io adoro tra l’altro.
La prima è nata per caso: in redazione, soprattutto nei pomeriggi invernali, beviamo un tè, un momento in cui tutto, anche se solo per un quarto d’ora, si ferma; in quei minuti inevitabilmente si finisce a parlare di film, musica o dei libri letti, scrittori conosciuti di persona ecc. Da qui ci siamo chieste se questo momento tutto nostro potesse essere condiviso con chi ama leggere coccolandosi un po’ con dei pasticcini. Sono nati così i pomeriggi del nostro circolo. A mano a mano l’entusiasmo è cresciuto, gli iscritti e i partecipanti crescono di edizione in edizione, e con essi il loro entusiasmo. Ne abbiamo attive due sessioni: una a inizio anno, come quella che partirà il 4 febbario prossimo e le cui iscrizioni si sono aperte da poco, e una in autunno, in genere a ottobre. Siamo arrivate alla quarta edizione, a ognuna cambiamo sempre qualcosa anche se l’attenzione principale è sempre riservata allo scrittore e al libro dell’incontro previsto. Speriamo che a Napoli la lettura diventi contagiosa e diventi un momento anche di divertimento e relax.
Narrazioni in corso è un corso sui generis di scrittura, dove oltre a fornire le tecniche di scrittura, basilari o di livello più alto, si consigliano letture finalizzate a migliorare la già buona padronanza della scrittura, e si danno consigli di editing. Un corso che ripetiamo con cadenza annuale. Ma anche in questo caso prevediamo dei cambiamenti.
- Quali consigli potete dare ad un autore che vuole pubblicare con voi?
Di dare un’occhiata prima di tutto al nostro catalogo: se, poi, l’opera che vuole proporre è in linea con le nostre pubblicazioni, avere una buona dose di pazienza, coraggio, determinazione, buona volontà, disponibilità e tempo da dedicare soprattutto ad andare in giro per la promozione del libro. Di essere consapevole, in sostanza, che la pubblicazione non è che solo l’inizio, e che il difficile e il lavoro più faticoso con noi, con l’ufficio stampa e con se stesso, viene dopo.
Voglio ringraziare Eliana e Chantal Corrado per la loro simpatia e gentilezza.
Trovate su twitter: @scrittura&scritture
DANIELA MEROLA