Jibril, ‘finirà in pochi giorni con la resa del rais’
Almeno 100 i ribelli morti secondo la tv Arabiya
La Nato sta bombardando il compound di Gheddafi a Bab al-Aziziya e ha colpito anche l’aeroporto di Mitiga. E’ quanto riporta il corrispondente da Tripoli della tv al Jazira. Il canale satellitare panarabo ha riportato la notizia con la scritta ‘urgente’ in sovraimpressione sullo schermo.
Dall’inizio della battaglia di Tripoli sono 100 i ribelli che hanno perso la vita in combattimento. E’ quanto riporta il canale satellitare al Arabiya, che cita come fonte gli stessi insorti.
I ribelli libici di Misurata, a 200 km a est di Tripoli, si sono infiltrati nella capitale via mare per partecipare ai combattimenti in corso. Lo ha detto all’Afp uno dei portavoce locali degli insorti, Abdullah Melitan, del Centro media del consiglio militare di Misurata. “Un gruppo avanzato dei ribelli di Misurata hanno raggiunto Tripoli stamani via mare”, ha dichiarato il portavoce.
“Parlare dipende da lui, non escludo che ciò possa avvenire a breve”. E’ quanto ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, confermando a Skytg24 quanto già detto sulla presenza in Italia di Abdessalem Jalloud, ex numero due del regime libico che ha lasciato il suo paese venerdì. “La riservatezza è d’obbligo sulla questione, non è di mia competenza parlarne”, ha però aggiunto La Russa.
Intanto quella trascorsa e’ stata una notte di esplosioni e spari a Tripoli, stretta d’assedio dai ribelli anti-Gheddafi. Quella che viene considerata l’offensiva finale degli insorti è cominciata ieri sera nella zona di Tajoura, sobborgo orientale della capitale libica, e in altri quartieri, mentre la folla – secondo le testimonianze di alcuni residenti – cominciava a scendere in strada per rivoltarsi contro il regime.
“E’ l’ora zero”, hanno gioito i ribelli di Bengasi, roccaforte dell’insurrezione contro il rais, mentre il regime assicurava che Tripoli “é circondata da migliaia di persone che la difendono”, invitate da un sms del governo a “scendere nelle piazze ed eliminare gli agenti armati”.
La città “é salva”, ha quindi assicurato il portavoce del regime Mussa Ibrahim. Gli scontri si sono poi spostati all’aeroporto di Mitiga, dove un numero imprecisato di ribelli armati sono rimasti uccisi, secondo fonti della stessa opposizione. Nelle stesse ore Gheddafi ha fatto sentire la sua voce in un audio registrato trasmesso dalla tv di Stato, congratulandosi con i libici per l’eliminazione dei “ratti”. “Bisogna mettere fine a questa mascherata. Voi dovete marciare a milioni per liberare le città distrutte”, ha aggiunto il Colonnello, prendendosela poi con il presidente francese Nicolas Sarkozy, accusato volersi “prendere il petrolio” libico.
Il portavoce della ribellione Ahmed Jibril ha detto che e’ in corso a Tripoli l’ ‘Operazione sirena’ (‘Alba della sposa del maré in arabo) condotta congiuntamente da insorti e forze Nato per isolare il colonnello Muammar Gheddafi nella capitale Tripoli ed ottenerne la resa o la partenza. Secondo Jibril, si prevede che l’operazione duri ancora qualche giorno fino a che Gheddafi sarà completamente assediato”. Allora, ha aggiunto, “noi prevediamo due scenari: la resa o la fuga dalla città” per trovare rifugio all’estero o in un’altra località del paese. Jibril ha concluso: “Nel caso in cui esprima il desiderio di lasciare la Libia, noi accoglieremo positivamente la proposta e l’accetteremo”.
Stamani in tv è apparso anche il figlio di Gheddafi, Saif al Islam, assicurando che il regime “non abbandonerà mai la battaglia”, ma offrendo anche ai ribelli la possibilità di un dialogo: “Se volete la pace, siamo pronti”. Al momento a Tripoli sembra regnare una relativa calma, le ultime esplosioni sono state udite stanotte alle 4 ora locale nel centro della città, mentre alcuni aereo la sorvolavano.
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