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Librerie

Creato il 19 marzo 2014 da Cronachedallalibreria @MarinoBuzzi
Entro in una grande libreria, una di quelle più radicate sul territorio italiano, bella struttura, mobili curati, poltroncine, tavoli, foto ai muri, ben illuminata. Comincio a guardarmi in giro. Cerco il settore dei classici (perdonatemi ma è la prima cosa che faccio perché una libreria si riconosce dal catalogo e i classici, anche se non va più di moda il mio pensiero, dovrebbero essere l'impianto base di una libreria). I classici italiani e stranieri non hanno un settore a parte, la cosa non mi sconvolge, è nella nuova mentalità manageriale di tutte le librerie di catena purtroppo. Trovi Manzoni vicino a Moccia. Cerco allora il settore dei classici greci e latini. Uno scaffale striminzito, una settantina di libri in tutto. Accanto hanno sistemato il settore umorismo. La libreria è povera di libri. Però c'è il bar. Ci sono molti libri a una copia girati di faccia, non c'è spazio espositivo per le pilette, solo due tavoli all'entrata con impilati i best seller del momento. Vado al settore saggistica ma prima passo nell'enorme settore ragazzi. Dovete sapere che i guru del mondo del libro hanno deciso che i settori trainanti sono cucina e bambini/ragazzi. Abbondano i libri su peppa pig e violetta. I classici della letteratura per ragazzi sono quasi assenti, moltissimi i prodotti no book (cartoleria, giochi, ecc...). Le promozioni dei libri sono in una parete, anche in questo caso moltissimi libri a una copia girati di faccia. Due librai per tutta la libreria (su due piani, è domenica, c'è il carnevale in piazza).Mi indigno. Poi penso alla situazione e sospiro. In libreria dovremmo avere solo il venduto dell'ultimo mese, quello che non vende va reso, il catalogo, anche se a parole si dice il contrario, non vale più nulla. Per decidere quanti librai servono nella gestione del locale si fanno strani calcoli che riguardano la grandezza del locale e gli incassi, senza guardare a cosa avviene sulla piazza e se le cose vanno male è colpa tua che non sai gestire le cose.Poi penso alle chiacchiere sui libri, sulla cultura, sui best seller.Esco dalla libreria con una consapevolezza in più.Abbiamo meno tempo di quel che pensavo.

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