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Libro iii

Da Johnbrunosaid
LIBRO IIICon il capo ottenebrato dai riflussi
della tarda serata, mosse lo detto
come un augello, forte guidando
e strombazzando, col romor che mena
lo squadron delle auto, quando il dì
lo sguardo sul ciel del verno alza
con acuti languori, e forza e sorte
porta al popol suo. Ma schivi
e fluttuanti umor marcian gli amici,
pronti a recarsi di conserto aita.
Come talor del monte in su la cima
di Tramontana il soffiar spande la nebbia
al guidator odiosa, ai finti celti
cara quanto la verde stella, né va lunge il guardo
più che tiro di pietra: a questa guisa
si destava di parole una procella
sulle teste de’ passanti che veloci
l’aperte vie trascorrean. Venuti
di poco spazio l’un dell’altro a fronte
gli omini amici, ecco Nebulo
nelle prime apparir file padane
brillo come un brillante dio. Portava seco
un ligneo ovino, e cornuta
testa ; e due biglietti sfilando
ben squadrati e sottili, iva de’ Altri
sfidando i primi a singolar visione.
(Immagine di Barry B. Powell )

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