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Libro vs. Film #5: Solanin

Creato il 20 aprile 2012 da Automaticjoy
Libro vs. Film #5: SolaninLa trasposizione cinematografica del manga di Inio Asano è stata diretta nel 2010 da Takahiro Miki; i ruoli principali sono stati affidati ad Aoi Miyazaki (Meiko Inoue) e Kengo Kora (Naruo Taneda), visto da poco in Norwegian wood, in una breve apparizione come Kizuki.
Sulla versione cartacea di Solanin ho già speso parole generose, a riprova di quanto mi abbia positivamente sorpresa e coinvolta. Il film ne ricalca piuttosto fedelmente la storia e mantiene personaggi, eventi e dialoghi dell'originale.
Gli attori scelti per interpretare i personaggi sono fisicamente adattissimi, ma non raggiungono l'espressività delle figure disegnate da Asano. Non che recitino male, ma scarseggia la chimica: Meiko e Taneda non sembrano due veri innamorati nemmeno per un secondo. Aoi Miyazaki è una protagonista adorabile, carina ma mai sopra le righe, peccato che debba scontrarsi col tratto perfetto di uno dei migliori giovani mangaka in circolazione, uno che sembra nato per tirare fuori dalla matita persone più vive dei vivi.
Per quanto la pellicola segua pedissequamente la storia del manga qui non sono esplicitati i pensieri dei personaggi e la vicenda si riduce a ciò che vediamo. Ne risulta un minor coinvolgimento, e si penalizza soprattutto la parte più interessante dell'opera, quella che parla di ambizioni frustrate, sogni che scalciano per essere realizzati, improvvisa e straziante consapevolezza di non essere poi così speciali.
Per essere un film che parla (anche) di una rock band, poi, la musica latita. Gli Asian Kung-fu generation hanno partorito un paio di brani inoffensivi che nel film sono interpretati discretamente dagli attori, ma per il resto non vola una nota. La crescita di Meiko, i suoi giorni di apatia, il suo dolore a tratti insopportabile, sarebbero stati di certo esaltati da una colonna sonora adattata ai suoi umori.
La fotografia grezza, spesso non del tutto a fuoco, rispecchia bene l'atmosfera incerta del film, i cui protagonisti cercano una strada per diventare grandi senza rinunciare a parti importanti di sé, e dà allo slice of life la giusta aria di quotidianità.
Non mancano un paio di scene veramente riuscite, come quella in cui i ragazzi lanciano i fuochi artificiali sulla spiaggia, o l'intensa e toccante performance finale della band. Qui la Miyazaki dà prova di avere grinta e si lancia in un'esibizione vocalmente imperfetta ma appassionata, esattamente quella che ci si sarebbe aspettati da Meiko.
Tutto sommato il film è piacevole, forse si sarebbe potuta limare qualche scena per tenerlo sotto le due ore, ma non aggiunge nulla al manga e non esamina i sentimenti con la stessa chirurgica precisione di cui è capace Asano.
Voto: 6/7
Libro vs. Film #5: Solanin
Anche stavolta niente sorprese, la vittoria va alla carta.
Libro vs. Film: 5-1
Le altre sfide qui.

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