A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.Libro VS Filmchi vincerà?
Oggi in sfida le due versioni de Il Silenzio degli Innocenti.
Vince il film!
A volte ci sono delle parti che sembrano cucite addosso agli attori, e dei libri destinati a essere ricordati per il film che hanno ispirato. È il caso di Thomas Harris, del Silenzio degli Innocenti, e della serie di romanzi incentrati sulla figura dell'assassino antropofago Hannibal Lecter. All'autore il merito di aver dato vita a una figura tanto mostruosa quanto complessa, al cinema il merito di averlo reso immortale. Hannibal Lecter è e sarà sempre uno dei più grandi cattivi che la storia del cinema ricorderà. Ma non un semplice pazzo assassino, non uno dei tanti psicopatici disorganizzati e istintivi. Lecter è acuto, intelligente, spietato, colto. Ed Anthony Hopkins gli ha dato corpo e voce alla perfezione.Al suo fianco Jodie Foster, l'agente dell'FBI Clarice Starling, a cui viene affidato il caso di un assassino seriale, la cui chiave per risolverlo si nasconde tra le mura della cella di Lecter. Lui da dietro le sbarre saprà guidarla, le sviscererà l'anima, la farà sentire debole, la renderà più forte... l'aiuterà... una guerra psicologica basata su una fiducia priva di basi, ma che li renderà complici seppur schierati su fronti opposti.Jodie Foster non è una delle mie attrici preferiti, e forse non lo era nemmeno per il regista Jonathan Demme, dal momento che per interpretare Clarice voleva prima Michelle Pfeiffer, poi Meg Ryan, e infine Laura Derm. Le prime due hanno rifiutato una parte tanto cruda, l'ultima è stata scartata per la giovane età. Jodie Foster, la quarta scelta, si è rivelata perfetta.Con un cast simile, una sceneggiatura da Oscar, una regia claustrofobica e un sapiente montaggio... vince il film. Bravo Harris, ma ancora più bravi tutti coloro che hanno lavorato a questa impeccabile produzione.
E seconbdo voi?
Libro o film?