A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.LIBRO VS FILMchi vincerà?
Oggi in sfidaHunger Games la ragazza di fuoco
Vince il film!
Ultimamente sto facendo vincere un po' troppi film, e questa volta lo faccio anche barando, perché nel confronto che sto per fare il romanzo della Collins parte in netto svantaggio in quanto non sono riuscita nemmeno a finirlo. Ma ragazzi... cosa ci posso fare se quest'autrice mi emoziona quanto un passato di verdura annacquato? E non crediate che non mi senta in colpa nel fare affermazioni del genere, io per prima vorrei farmi travolgere da questa storia, invece dopo duecento pagine ho detto basta! E l'ho fatto perché il film era previsto a breve e quindi non avrei lasciato Katniss in balia del Presidente Snow e della sua follia per troppo tempo, e credetemi, si è rivelata una decisione particolarmente saggia. Contrariamente al primo film di cui sapevo già l'epilogo, questo l'ho vissuto appieno, mi ha appassionata, angosciata, commossa e il finale mi ha fatto anche pensare "ma la Collins è un genio!". Pensiero a cui è seguito "Peccato non sappia scrivere...". No, ok, rettifico, sa scrivere, è solo che io e lei siamo incompatibili, mettiamola così.
Ma non c'è niente da fare, per me il film è tutto quello che non è il romanzo. Angoscia, dolore, ansia, coraggio, dignità, amore, rabbia. Tutto tranne Peeta. Eh sì, lui lo preferisco in versione cartacea.
Ho sempre apprezzato il suo personaggio, così diverso dai soliti fantocci stereotipati, bellissimi, muscolosi e quasi invincibili. Lui invece è un ragazzo semplice, vero, senza nessuna particolare abilità se non quella d'impastare il pane e disegnare, in grado di sopravvivere agli Hunger Games grazie a un pizzico d'astuzia e alla presenza di concorrenti che mossi a compassione gli salvano la pellaccia (ok, questa era cattiva, però è vero :P).
Stesso discorso vale per Katniss. Un personaggio riuscitissimo e fuori dai soliti schemi. Nonostante sappia combattere, nonostante la sua tenacia e il suo onore siano forgiati dal fuoco del suo carattere, ogni volta che si mette in prima linea lo fa solo per cercare di salvare la vita delle persone che ama, e al diavolo tutto il resto. Lei non vuole essere portavoce di nessun messaggio, né di pace, né di rivolta, vorrebbe solo gettarsi alle spalle gli orrori di Capitol City e ricominciare daccapo. Jennifer Lawrence è perfetta in questo ruolo, non potevano scegliere attrice più magnetica di lei.
Peeta nel film invece sembra un po' una zavorra. Una croce. Una spina nel fianco. Si vede che ama Katniss, si capisce che per lei darebbe la vita, ma se non fosse per lui entrare nell'arena degli Hunger Games e uscirne tutti interi sarebbe decisamente più facile. Quindi anche se il personaggio in sé mi piace parecchio, non mi convince pienamente come emerge dal film. Colpa del regista? Non credo. Colpa di Josh Hatcherson che lo interpreta? Un pochetto, a volte sembra così "ingessato", così poco Peeta... ma aspetto di vedere Il Canto della Rivolta per esprimermi definitivamente (mi prendo tempo diciamo) e intanto provo a leggere il terzo libro... posso farcela, sono carica al massimo e se mai dovessi fallire credo che non potrò mai perdonare la Collins per aver creato una base sufficientemente solida da far battere i cuori e rivoltare gli animi e di averla rovinata con uno stile asettico e impersonale.
Ma intanto posso dire di essermi goduta la regia ben calibrata di Lawrence e la performance di un cast eccellente dove attori convincenti come Woody Harrelson, Philip Seymour Hoffman, Donald Sutherland, Jena Malone e Sam Claflin hanno reso un film, molto più psicologico e indagatore rispetto al primo, costantemente avvincente. Forse il finale è troppo veloce e adrenalinico, tanto da sbilanciare tutto quello che è venuto prima, ma era anche inevitabile, diversamente si sarebbe stravolto il romanzo. Invece Lawrence ha saputo tenere incollati alla poltrona per centoquaranta minuti spettatori di ogni età, fans della serie e chi la ignora completamente, o chi come me prova a leggerla e non ne resta coinvolto.
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E secondo voi?Libro o film?