Published on giugno 20th, 2014 | by radiobattente
0“La mafia è come un’assorbente, ovvero c’è ma non si vede e assorbe le forze vitali di tutti…”
L’analisi della nostra Darinka, piemontese di passaggio a Licata, descrive bene quello che si può percepire anche nella nostra comunità, così come in molte altre.
La mafia non esiste, se c’è è altrove…
L’omicidio di Salvatore Bennici, avvenuto il 25 giugno 1994, dimostra che forse non è proprio così. L’imprenditore licatese era titolare di una ditta edile, settore caro a Cosa Nostra, e forse è stato l’affidamento alla sua impresa di qualche subappalto a scatenare le ire dei clan.
Bennici si era ribellato al pizzo, aveva rifiutato di cedere al racket delle estorsioni. Prima due attentati e poi la sentenza di morte, scattata quel 25 giugno di vent’anni fa, sotto gli occhi del figlio, bloccato da una pistola alla tempia.
La mafia è una montagna di merda, lo sentiamo dire spesso, forse quello che un po’ meno si grida è che la mafia esiste ed è più vicina di quanto pensiamo.
Vent’anni di silenzio su questa vicenda che l’associazione “A Testa alta” ha deciso di rompere: in occasione del ventesimo anniversario, infatti, sarà scoperta una targa commemorativa. La lodevole iniziativa avrà luogo il prossimo 25 giugno a Licata in via Palma, nel luogo dove Salvatore Bennici è stato trucidato.
“Insieme, sul luogo dell’assassinio del coraggioso imprenditore, per restituirne la memoria e onorarne il sacrificio. Insieme per rompere il silenzio e ribellarsi al sopruso, alla violenza e alla spregevole logica mafiosa. Insieme contro il racket delle estorsioni, in nome della libertà d’impresa e di quella dei cittadini da ogni condizionamento criminale” questo il messaggio degli organizzatori, che sentiamo di condividere in pieno.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina Facebook dell’associazione A Testa Alta, oppure rivolgere a noi qualsiasi domanda. Saremo lieti di mettervi in contatto con gli organizzatori.
Salvatore Bennici – vent’anni dopo
LuCastro
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